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domenica, Aprile 28, 2024
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Mugnano, 30enne aggredita dai familiari dell’ex marito con minacce e sparatorie: 6 arresti

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Oggi la Polizia ha arrestato sei persone, gravemente indiziate dei reati di tentata estorsione, violenza privata, atti persecutori, lesioni personali e porto illegale di armi proprie ed improprie. In particolare, due persone sonofinite in carcere mentre le altre quattro sono state poste agli arresti domiciliari.

Le indagini sono partite dopo le querele presentate dalle vittime: un quarantenne ed una trentenne di Mugnano di Napoli. In particolare, i familiari dell’ex marito della donna, dopo averla costretta a lasciare l’abitazione coniugale, dove viveva con i figli e con la suocera, dal mese di agosto del 2021 avrebbero iniziato a perseguitarla insieme al nuovo compagno.

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Costretti a lasciare casa

I due, con minacce gravi ed aggressioni fisiche, sono stati costretti a non fare più ritorno nel quartiere dove risiedevano e a cessare le attività di lavoro svolte: un’impresa di pulizie e la gestione di un minimarket. Le vittime sono state “invitate” a non continuare le attività se non avessero pagato 10mila euro.

L’uomo sarebbe stato attinto con colpi di arma da fuoco. In seguito al rifiuto di pagare tale cifra, i due sono stati costretti a soggiornare per due mesi in un hotel di Giugliano, prima di trasferirsi in un’abitazione di Mugnano di Napoli.

Aggrediti anche con pistole e coltelli

Durante la loro permanenza a Mugnano le due vittime sono state aggredite da più persone due volte.  Nella prima occasione, il 28 ottobre 2021, il fratello dell’ex marito della denunciante e di un amico di famiglia. In tale occasione hanno riportato lesioni personali con prognosi di 5 giorni per l’uomo e di 3 giorni per la donna.

Nella seconda circostanza, invece, l’8 settembre 2022 da parte dell’ex marito – fino a quel momento detenuto -, di suo fratello, della sorella e del figlio dell’ex marito. In tale occasione, la donna veniva percossa nonostante portasse in braccio il figlio neonato di un mese.

Le indagini hanno permesso di accertare che, in entrambi gli episodi, gli indagati portavano illegalmente con sé armi, utilizzate nelle rispettive aggressioni. In particolare, nel primo episodio l’uomo veniva colpito alla parte posteriore del capo con il calcio di una pistola, mentre nel secondo episodio veniva colpito alla fronte e dietro la testa con due mazze da baseball e al fianco con un coltello tipo “spadino”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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