Giuseppe Esposito si sentiva un fuoriclasse, invece, è finito in manette ieri nel blitz contro la banda di truffatori. I raggiri di un’anziana, residente al Vomero e avvenuto il 4 settembre del 2024, sono stati ricostruiti nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord.
Tra i 15 indagati ci sono anche il 54enne di Napoli, ritenuto uno dei capi del gruppo, e il 40enne trasfertista Giuseppe Barretta. Nella chiamata si percepiva che l’inviato del gruppo di malviventi fosse arrivato alla porta dell’anziana vittima e da lì veniva guidato telefonicamente, nel frattempo, lo pseudo campione si fingeva il figlio dell’ottantenne.
“Ho creato il mestiere”
Esposito rassicurava Barretta che non “sta faticando con gli scemi” ma che stava parlando con “uno di quelli che questo mestiere l’ha creato”. Il 54enne si raccomandava, inoltre, che quando il 40enne avrà messo in atto la truffa “non dovrà sparire” poiché “si dovrà prendere l’oro”.
Dunque emerge un altro modus operandi degli indagati i quali approfittavano dell’asservimento della vittima per cercare di mettere le mani sul patrimonio della vittima. Esposito poi diceva al trasfertista: “dobbiamo fare il botto o no?”, dopodiché, visibilmente esaltato il capo del gruppo si paragonava al leggendario fantasista del Napoli e dell’Argentina.
Dodici arresti contro la banda di truffatori
I Carabinieri della Compagnia di Caivano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, a carico di quindici persone tutte residenti a Nord di Napoli (di cui 8 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 alla misura dell’obbligo di dimora). Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Caivano, hanno permesso di raccogliere diversi elementi indiziari nei confronti degli arrestati, in ordine alla commissione dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni e truffe ai danni di anziani.
In particolare, gli indagati avrebbero commesso molteplici truffe durante il 2024 in danno di anziani in tutta Italia e nell’area a Nord di Napoli. Le investigazioni, svolte grazie anche all’ausilio di attività intercettive e telematiche, nonché attraverso la visualizzazione e l’analisi delle immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza, hanno consentito.