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venerdì, Aprile 26, 2024
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Nel giorno di Natale risale la curva dei contagi in Campania, De Luca lancia l’allarme per gennaio

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‘- Risale la curva dei contagi in Campania: sono 1.009 i positivi nelle ultime 24 ore (di cui 128 sintomatici) su 16.353 tamponi; il rapporto positivi/test sale al 6,17% rispetto al 5,66% precedente. I deceduti sono 7 (5 nelle ultime 48 ore).I guariti sono 464.
Il report dei posti letto su base regionale indica in 102 i posti letto di terapia intensiva occupati e in 656 quelli disponibili. I posti letto di degenza disponibili sono 3.160 (Covid e offerta privata) e 1.449 quelli occupati.

De Luca già è in allarme per gennaio: “Sarà un mese delicato, ci sarà il picco dell’epidemia influenzale”

“Gennaio sarà un mese molto delicato. Dobbiamo fare attenzione perché avremo il picco dell’epidemia influenzale e si immagina l’apertura scolastica, decideremo nei prossimi giorni il da farsi”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenendo in collegamento video ai saluti di fine anno della Asl Napoli 2 Nord. E poi ha aggiunto: “Ho detto qualche tempo fa che quest’anno non avremmo avuto né il Natale né Capodanno. Dobbiamo rimanere concentrati, vedete le notizie dell’ultima ora, abbiamo da fare i conti con una variante del virus che ci viene dall’Inghilterra, Non avremo molto da festeggiare.

“Mi auguro semplicemente – ha aggiunto De Luca – che troveremo un momento di calore familiare come è doveroso anche in condizioni di assoluta sicurezza e prudenza per i nostri familiari”. “La battaglia e’ ancora in corso anche perche’ partira’ a breve la campagna di vaccinazione. Invito tutto il personale sanitario ad essere pronto a fare rapidamente le vaccinazioni”. ha spiegato ancora il presidente Vincenzo De Luca, parlando dell’emergenza Covid e ha invitato il personale a “mettere il massimo di attenzione rispetto ai nostri anziani, alle Rsa. Avremo quindi giornate impegnative e non sara’ un lavoro banale e richiedera’ una grande capacita’ organizzativa”

”Questa pandemia ha dimostrato che non esiste una crisi sociale, o una crisi ambientale: c’è invece un nesso tra le due cose. Anche con la deforestazione dell’Amazzonia, che stiamo saccheggiando e chissà quanti virus erano là depositati e avevano il loro ambiente naturale, e la sua distruzione provoca il loro espandersi”.

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Lo ha detto il vescovo di Acerra (Napoli), Antonio Di Donna, nel corso dell’omelia della messa di Natale, durante la quale ha posto il punto sul nesso tra inquinamento ambientale e pandemia.
”Non si può puntare solo alla profilassi dei vaccini – ha aggiunto – se non si rimuovono le cause. E’ un grave errore puntare solo sui vaccini e dimenticare che le pandemie sono dei drammi che non potremo evitare senza ridurre le vere cause che sono a monte, come l’inquinamento, la deforestazione dell’Amazzonia che stiamo saccheggiando e chissà quanti virus erano là depositati e avevano il loro ambiente naturale, e le deforestazioni provocano il loro espandersi. Se non rimuoviamo le cause, fatto questo vaccino, speriamo al più presto, saremo in attesa del prossimo virus e del prossimo vaccino”.
”Pensavamo di restare sani nonostante le ferite inferte al nostro territorio – ha proseguito il presule – abbiamo costruito un sistema che non permette al pianeta di respirare e la natura si ribella attraverso questo folletto che si attacca ai polmoni e ci uccide. E’ stato un errore anche cancellare la commissione regionale sulla terra dei fuochi: hanno cancellato un simbolo, quasi non si debba parlare della terra dei fuochi, per non farci del male da soli. Una parola che vorrei cancellare anche io – ha concluso monsignor Di Donna – ma il problema rimane, così come resta il problema dei tumori. Ormai sembra si muoia solo di Covid, gli altri si possono arrangiare”.

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