12.5 C
Napoli
venerdì, Aprile 26, 2024
PUBBLICITÀ

Omicidio Alika Ogorchukwu, la famiglia: “Le scuse non bastano, serve giustizia”

PUBBLICITÀ

Le scuse di Ferlazzo non bastano, ora serve solo giustizia e non vendetta. E’ difficile riuscire a comprendere quello che è successo“. E’ questo il commento della famiglia di Alika Ogorchukwu, affidato all’avvocato Francesco Mantella.

“Le scuse non bastano, serve solo giustizia”, la parole della famiglia di Alika Ogorchukwu 

Se c’è un risvolto psichiatrico che si inserisce nelle cause dell’omicidio di Alika, serve riflettere. Se Ferlazzo aveva un amministratore di sostegno, pare fosse la madre, perché questi non era vigilato? Bisognerà avviare una serie di verifiche“. Così l’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo. “Abbiamo piena fiducia nell’operato della Procura di Macerata“, aggiunge il legale.

PUBBLICITÀ

Il racconto della morte di Alika Ogorchukwu

L’assassino ha dichiarato che l’uomo avesse aver degli apprezzamenti su una donna. Per questo assurdo motivo un ambulante nigeriano di 39 anni è stato aggredito dall’accompagnatore di lei, che lo ha colpito con una stampella fino ad ucciderlo. E’ accaduto il 29 luglio, verso le 14 lungo corso Umberto a Civitanova Marche. La vittima si chiamava Alika Ogorchukwu, nigeriano, aveva 39 anni e abitava con la sua famiglia (moglie e un bambino) a San Severino Marche. Era un venditore ambulante di fazzoletti e piccoli accessori che vendeva per strada, all’uscita dei negozi, qualche volta chiedeva una moneta. Una presenza nota e, soprattutto, una persona tranquilla, dice chi lo conosceva.

La testimonianza dei passanti e l’ipotesi egli investigatori

Secondo alcune testimonianze, avrebbe fatto un apprezzamento ad una donna. Tuttavia, per gli investigatori sarebbe stato forse troppo insistente nel tentare di vendere la sua merce, suscitando l’ira del fidanzato, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. Questi sarebbe un operaio di 32 anni, salernitano ma domiciliato a Civitanova Marche, arrestato poi dalla polizia del Commissariato di Civitanova per omicidio volontario e rapina. Dopo il pestaggio gli ha anche rubato il cellulare. L’aggressore, che ha piccoli precedenti penali, gli si è scagliato contro e lo ha colpito con la stampella, più e più volte, alla testa e in tutto il corpo, non si è fermato neanche quando Alika era già caduto a terra ed era rimasto immobile. Gli si è seduto sopra, tenendogli la testa schiacciata per terra.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO (ATTENZIONE, IMMAGINI FORTI)

Alika è morto tra l’indifferenza di chi non è intervenuto per aiutarlo

All’episodio hanno assistito diversi testimoni, dato che corso Umberto è la strada principale del centro. “Così lo uccidi” gli ha gridato qualcuno. Le immagini terribili del pestaggio sono state riprese in maniera inequivocabile dalle telecamere di sicurezza che si trovano lungo il corso e sono subito acquisite dai poliziotti della Squadra mobile di Macerata, diretti da Matteo Luconi. L’aggressore intanto si era allontanato, ma è stato rintracciato poco lontano. Sarebbe stato lui a farfugliare di molestie alla sua fidanzata. La polizia lo ha portato al Commissariato per le procedure e formalizzare l’arresto, domani dovrebbe essere trasferito nel carcere di Montacuto. Poco prima delle 19 è stato dato il via libera del magistrato, Claudio Rastrelli, della Procura di Macerata, andato anche sul posto, per rimuovere la salma coperta con un telo bianco. Il corpo della vittima è rimasto davanti ad un negozio per cinque ore e l’area è stata transennata.

La dichiarazione del legale della vittima

In corso Umberto è anche il legale della vittima, l’avv. Francesco Mantella. “Ero al telefono con una persona – racconta il legale all’ANSA – che mi stava dicendo che un uomo di colore era stato appena ucciso a bastonate e che aveva una stampella. Ho collegato subito la descrizione ad Alika e purtroppo ho avuto conferma che era lui. Non era una persona molesta, era buono, non cercava mai guai. Dopo l’incidente che aveva avuto aveva preso anche dei soldi dall’assicurazione ed economicamente non stava male. Ancora si arrangiava a fare il venditore ambulante ed era conosciuto da molti. Aspettava l’inizio del processo al suo investitore, si sarebbe costituito parte civile”. Disperata la moglie di Alika, arrivata sul posto alle 18, accompagnata da alcune connazionali. (ANSA).

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Giugliano piange un suo giovane figlio, Attilio muore a 35 anni

Lacrime a Giugliano per la scomparsa di Attilio Zanotti. Il giovane, 35 anni, è morto nella giornata di ieri....

Nella stessa categoria