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venerdì, Aprile 26, 2024
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Omicidio guardia giurata a Chiaiano, i baby killer: «Non ci fanno niente»

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Furono arrestati per l’omicidio di Francesco Della Corte, il vigilantes in servizio alla stazione della metro di Piscinola. Erano – e sono – tutti minorenni, con le facce ancora innocenti ma col futuro già bruciato. E’ tutto irrimediabile? Non attraverso un percorso condiviso, a metà tra la detenzione e il riformatorio (quello vero). Quando, però, vengono a mancare entrambi i passaggi e il pentimento resta una parola senza alcun significato, allora non c’è molto da fare. Possiamo parlare di futuro bruciato, compromesso, irrecuperabile. Qualcosa che verrò vissuta tra il dentro e il fuori le carceri italiane.

E’ questo l’epilogo per i tre ragazzini che aggredirono e uccisero la guardia giurata in servizio alla stazione di Piscinola. Non un finale imposto: un finale scelto. Completamente, scelto. E’ quello che si evince dalle dichiarazioni e dalle intercettazioni carpite tra le aule dei tribunali e gli istituti detentivi. Ne riporta traccia, tra gli altri, anche il Mattino. «Tanto non ci fanno nulla» o «Vediamo il Giudice che vuole fare, tanto tra tre o quattro mesi siamo fuori» sono frasi inconfondibili e inequivocabili. Danno la percezione dell’impotenza della legge contro reati, anche gravi, commessi dai minori. Soprattutto, mostrano bene la realtà in cui questi ragazzini sono cresciuti. Male, malissimo.

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