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domenica, Aprile 28, 2024
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Padre abusa per 9 anni della figlia minorenne poi le propone rapporti a tre, arrestato

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Dopo la raccapricciante scoperta di una spirale di violenze su una ragazzina, i carabinieri hanno visto nel padre 46enne il carnefice ti tali soprusi. Appena effettuata la scoperta i carabinieri hanno arrestato l’uomo procedendo con accurate ricostruzioni degli eventi.

Nove anni di violenze nei confronti della figlia  

Il girone infernale di violenze fisiche e psicologiche risulta essersi esteso in una frazione temporale considerevole. La ricostruzione dell’evoluzione di traumi e abusi si è ripetuta in un arco di ben 9 anni. Con esattezza la cronologia di interesse individua come rispettivo cardine iniziale e finale rispettivamente il 2015, inizio del martirio e lo scorso aprile, momento di scoperta e assurda rivelazione. Da ciò si dichiara che in questa estensione tempistica la bambina, vittima di stupri e persecuzioni, abbia sopportato le follie di un padre instabile che da quando aveva 4 anni l’ha sottoposta ad una serie di situazioni insane. Nel corso degli anni elementi di degenerazioni hanno ulteriormente interessano il padre aggravando la situazione che già vigeva incontrastata. L’uomo aveva infatti proposto al suo compagno di partecipare a queste pratiche sessuali insieme a lui e alla figlia.

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Un piano rovinato

Secondo le ideologie del padre 46enne la presenza di un membro in più avrebbe reso la durata dell’intero rapporto molto più eccitante e interessante. Peccato, però, che il piano di giacere con la figlia e il compagno contemporaneamente si sia vanificato dinnanzi ad interesse e morale divergente di quest’ultimo. Grazie infatti alla testimonianza dell’uomo i carabinieri hanno accurato l’inimmaginabile. La denuncia ha riscosso il risultato sperato promuovendo l’inchiesta coordinata dal pm di Milano Giovanni Tarzia. Ciò ha determinato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Guido Salvini.

Ulteriori accuse

Le motivazioni che vedono colpevole il padre 46enne non si restringono agli istantanei impulsi di violenza nei confronti della figlia, in quanto durante le indagini sono emersi ulteriori dati. Tra queste accuse vi è la produzione di materiale pedopornografico realizzato in contemporaneo con gli abusi. L’uomo, infatti, registrava autonomamente con un telefono gli atti a cui ottemperava con la figlia. A tal proposito il giudice chiarisce nell’ordinanza altri dettagli di estrema considerazione: “L’ indagato, in frequente stato di alterazioni psico-fisica abusa della figlia nel camper in cui vivono. Il tutto è registrato con un telefono. In questo modo l’uomo dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti tra cui la cocaina soddisfa le sue perversioni sessuali”. In questo macabro scenario il gip mette in luce anche l’assurda richiesta del padre al compagno di svolgere dei rapporti a tre con il supporto del materiale registrato.

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