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sabato, Aprile 27, 2024
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Papà dà la mano alla figlia di 15 anni morta sotto le macerie, la foto simbolo del terremoto in Turchia

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Ha visto un fotografo passare. Gli ha chiesto se potesse immortalare quel momento con una foto nonostante la durezza del dramma. La figlia dell’uomo era morta sotto le macerie di un palazzo crollato a Kahramanmaras dopo il tragico influsso delle scosse del terremoto. Lui, però, le stringeva ancora la mano, ricercando tra i detriti quella forza per andare avanti, convinto, forse, che potesse starle accanto ancora un po’.

Le parole dell’uomo e il disastro del terremoto 

“Fai una foto a mia figlia”. Così l’uomo aveva incitato il fotografo a materializzare quello scatto pregno di sofferenza. Seduto con una giacca arancione nel bel mezzo del nulla, tra palazzi ormai inesistenti e strade devastate dal terremoto, l’uomo teneva la mano della figlia morta durante il sisma. Dalla foto sono visibili massi ingenti che ricoprono un materassino singolo, coperto da lembi di lenzuola irregolari. Da quella sorta di prigione disumana l’unico elemento a cui il padre si aggrappa è la mano della figlia che appena sporge da quel cumulo di macerie.

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Una vana ricerca

Quando l’uomo ha chiesto al fotografo di immortalare quel momento erano passate dal terremoto appena 24 ore. Le squadre di soccorso non erano ancora arrivate, così erano i sopravvissuti a cercare i loro cari nella speranza di salvarli. Quando l’uomo ha trovato il corpo nella figlia non poteva fare più nulla. Così ha pensato che solo quella foto potesse sancire ancora un legame.

La compassione di Aden Altan (fotografo) e la foto simbolo 

“Dinnanzi al disastro del terremoto e a quella richiesta, dopo aver scattato la foto, non ho potuto fare a meno di commuovermi e lasciare libera uscita alle lacrime accumulate nei miei occhi. Continuava a rimbombare nella mia mente l’idea che quello fosse un dolore insopportabile”. Queste le parole del fotografo che dopo aver soddisfatto la richiesta dell’uomo, Mesut Hancer, gli si è avvicinato chiedendogli quale fosse il nome di sua figlia. “Mia figlia è Irmak” ha risposto con voce tremante l’uomo. Racconta Atlan che l’uomo parlava con difficoltà e voce bassa. “Quell’uomo ha rappresentato il dolore comune dell’intero popolo provocato da un terremoto violento e impietoso. L’immagine ha fatto il giro dei social media e ha scosso particolarmente tutti gli utenti che ne hanno preso visione. Molti hanno commentato che non la dimenticheranno mai, se per questo, nemmeno io”.

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