“Siamo finiti nel c…” è il titolo del flash mob, alquanto particolare, promosso questa mattina da La Taverna a Santa Chiara nel centro storico di Napoli. I piatti sono stati serviti ai clienti sugli assi del water. “È ovviamente una provocazione, per mostrare la nostra contrarietà a come sono stati trattati i ristoranti che non hanno gli spazi esterni. Ad ogni resurrezione i ristoranti come il nostro sono stati doppiamente penalizzati. Per questo abbiamo deciso di servire i piatti sui copriwater, che sono la metafora della nostra attuale situazione” spiega Nives Monda una delle titolari de La Taverna a Santa Chiara. Ora la nuova speranza è rappresentata dalla data del 1 giugno, quando i ristoranti al chiuso potranno riaprire accogliendo i clienti.
“Noi siamo pronti e nonostante tutto siamo fiduciosi sperando che sia l’ultima volta di dover sorridere per delle riaperture. È giunta ora di tornare a pensare soltanto a cosa cucinare per i nostri clienti”. Si spiega anche così una raccolta fondi partita fa alcune settimane su Charge.org con un appello al presidente del consiglio Mario Draghi intitolato “Indennizzi per chi non apre”. Sino ad ora è stata raccolta una cifra ben superiore ai 10.000 euro, cosa che ha rinfrescato la Taverna a Santa Chiara in questo periodo complicato. “Di m…” come detto da Nives Monda e dall’altro gestore Potito Izzo promuovendo il flash mob della tavoletta del water.