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venerdì, Aprile 26, 2024
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Prima l’omicidio poi le mani mozzate, la storia del duplice omicidio Stanchi-Montò

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Ben prima dell’omicidio di Biagio Biancolella e dopo quello di Patrizio Serrao furono trovati due corpi carbonizzati all’esterno del cimitero di Melito. Sulle prime non si riuscì a ricostruire l’identità dei due cadaveri carbonizzati. Poi quel ‘dettaglio’, quelle mani tagliate e le successive ricostruzioni degli inquirenti fecero capire a tutti che quella sera a morire era stato un pezzo da novanta, Raffaele Stanchi reggente delle ‘Case dei puffi’ nonchè vicino ad Arcangelo Abete boss indiscusso delle famiglie di Scampia. Le mani tagliate di ‘Lello Bastone’ (soprannome di Raffaele Stanchi) furono una vera e propria dichiarazione di guerra con tanto di motivazione.

Il racconto di quell’esecuzione è agghiacciante: «Fabio Magnetti sparò in bocca a Lello bastone (Raffaele Stanchi) e affianco a lui c’era Umberto Accurso, suo cugino. Quest’ultimo divenne un capo della Vanella Grassi proprio dopo quel delitto: fu il suo battesimo del fuoco» racconta il collaboratore di giustizia Gianluca Cangiano. All’origine di quel delitto due milioni di euro che sarebbero stato sottratti per favorire Arcangelo Abete boss dell’omonimo gruppo di Scampia. Cangiano, insieme a Rosario Guarino detto ‘Joe Banana’ hanno raccontato che Stanchi e Montò furono attirati in trappola e uccisi nell’abitazione di Carlo Matuozzo a Mianella. Qui scattò l’esecuzione. Una volta uccisi Stanchi e Montò vennero bruciati all’interno di una Fiat Punto rubata, ritrovata il giorno successivo nei pressi del cimitero di Melito. L’obiettivo dei ‘Girati’, chiamati così per i repentini cambi di alleanze negli ambienti di camorra, era quello di far credere agli Abete-Abbinante che sul duplice omicidio c’era la mano degli Amato-Pagano, con i quali si allearono successivamente. Stanchi, secondo gli inquirenti, fu ucciso perchè non aveva pagato una partita di droga alla Vanella-Grassi. Prima di dargli fuoco già cadavere, gli fu tagliata la mano destra, quella usata abitualmente per maneggiare i soldi: un chiaro segnale a chi doveva capire che stava nel mancato pagamento della sostanza stupefacente, Uno “sgarro” imperdonabile per Antonio Mennetta che con quella mano tagliata firmò la sua personale dichiarazione di guerra agli Abete-Abbinante mostrando al mondo intero il suo ‘doppio gioco’ dopo che insieme agli Amato-Pagano aveva

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