Una città nuova. O, almeno, un po’ alla volta. A quindici giorni dall’annuncio dello stanziamento della cifra monstre di 90 milioni di euro per il restauro della Sanità, le buone notizie passano a due. Le difficoltà non sono mancate in questa prima metà di marzo. la minaccia del default avrebbe tagliato le gambe a qualsiasi amministrazione. Ma a Napoli, si sa, la tenacia è caratteristica assai comune. A più livelli. Così, assieme alle giornate di sole che somigliano ad assaggi di Primavera, a Palazzo San Giacomo ci si allieta con lo sblocco di un jackpot niente male. Pronti-via, accertata l’ufficialità, partono i primi comunicati stampa. Castel Nuovo – meglio conosciuto come Maschio Angioino – si rifà il trucco. E sarà bellissimo. Ma non solo.
Pronti al restyling del cuore di Napoli
I tre assessori che hanno lanciato la notizia, si dicono pronti a scommettere sul rilancio urbanistico e concettuale di tutta l’area. Certo, il Maschio Angioino è il cuore pulsante di questa rinascita lenta e desiderata. Ma, come detto dall’assessori Carmine Piscopo, Mario Calabrese e Gaetano Daniele, «si andrà a realizzare la trasformazione di un’intera parte di città che, attraverso progetti differenti e differenti strumenti di finanziamento, tiene insieme castello, piazza, palazzo comunale, parco archeologico, stazione dei treni, nuovi servizi portuali». I fondi provengono dalle economie che si sono rese disponibili nell’ambito del PAC (Piano di Azione e Coesione) 2007-2013. I flussi turistici stanno cambiando velocemente, così come la concezione degli spazi urbani. La città deve abbracciare il suo futuro. E’ fondamentale farsi trovare pronti.