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venerdì, Aprile 26, 2024
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Qualiano. Abuso d’ufficio e voto di scambio, doppio rinvio a giudizio per De Luca

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Doppia tegola per l’Amministrazione di Qualiano guidata dal sindaco De Luca. Il sindaco è stato rinviato a giudizio in due diversi procedimenti giudiziari in cui è coinvolto. Il primo riguarda l’inchiesta sullo scambio di voti pubblicata da InterNapoli.it. C’è stata nelle scorse settimane la citazione diretta in giudizio delle persone coinvolte e già si è tenuta una prima udienza, il processo è stato poi rinviato a settembre per un difetto di notifica. A giudizio ci sono, oltre al sindaco De Luca, anche Pasquale Infante, Michele Pirozzi, Antonio Mauriello, Salvatore Castellone, Giuseppe Davide, Carmine Topo, Laura Simeoli e Gennaro Paola. Sarebbero stati loro, a vario titolo, a promettere soldi e cibo agli elettori in cambio di voti per il candidato a sindaco. Naturalmente si tratta di accuse tutte ancora da dimostrare, il processo è in fase embrionale e per tutti vige la presunzione d’innocenza fino a prova contraria. I fatti risalgono alle elezioni amministrative del 2013 che decretarono De Luca, a capo di una coalizione di centrosinistra, sindaco della città di Qualiano.
Dalle indagini effettuate dai carabinieri della Stazione di Qualiano, coordinati dalla Procura di Napoli Nord (il fascicolo è nelle mani del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Claudia Maone) pare che i soggetti “al fine di ottenere voti elettorali promettevano ed effettivamente offrivano, d’intesa con De Luca, generi alimentari (acquistati con denaro fornito dallo stesso candidato) e denaro contante a diversi elettori”, così recita l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato ai soggetti coinvolti nell’inchiesta. Quasi tutti sono stati già ascoltati dagli inquirenti, alcuni hanno respinto ogni addebito mentre pare che uno di essi abbia confessato di aver procacciato voti durante la campagna elettorale, su commissione del candidato sindaco, in cambio di promesse di un posto di lavoro che però sarebbe stata disattesa. Da lì sarebbe partita l’inchiesta.

Ma sul sindaco di Qualiano è caduta anche un’altra tegola, quella del rinvio a giudizio per abuso d’ufficio. I fatti, in questo caso, fanno riferimento ad una delle prime delibere approvate dal primo esecutivo De Luca con cui fu dato il via libera all’allora facente funzione di dirigente geometra Russo di predisporre gli atti per la concessione a favore di un imprenditore per la realizzazione centro sportivo sulla Circumvallazione. Coinvolti nel procedimento anche i componenti di quella seduta di giunta. (Antonio Castaldo, Valentina Biancaccio, Davide Morgera, Francesco Odierno, Giuseppe Russo e all’ex esponente della giunta, Bonaventura Cerqua). Secondo i giudici l’argomento doveva passare al vaglio del consiglio comunale e non sarebbe stata rispettata la normativa antimafia  in quanto  l’imprenditore risultava pluripregiudicato.

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