La questione di via Santa Caterina ha certamente monopolizzato l’attenzione della comunità – civile e politica – giuglianese. Ma non solo. La definizione più esaustiva del peso specifico che l’emergenza ha avuto sulla città di Giugliano l’ha data il Sindaco Antonio Poziello, ieri mattina in conferenza stampa: «Santa Caterina si è presa tutta la cassa del Comune». Effettivamente, è così. A conti fatti, la gestione dell’emergenza, dal giorno del crollo fino alla conclusione dei lavori, costerà al Comune qualcosa come 1, 5 milioni di euro. Esattamente il tesoretto comunale. Le emergenze non possono essere ignorate, si sa. Vanno affrontate di petto, e nel miglior modo possibile anche. Ma come si fa a rispettare le leggi che regolano lavori strutturali di tale complessità, mantenendo il costo sotto una soglia relativamente bassa, garantendo il termine dei lavori nel più breve tempo possibile? E’ quasi impossibile. Quasi, appunto.
Le difficoltà dei lavori in via Santa Caterina
I lavori da svolgere sul posto non sono semplici. Non soltanto per la complessità dell’opera ingegneristico-ambientale, ma anche per la particolare zona in cui i cantieri insistono. In breve, non c’è alcuno spazio di manovra. Per ricavarne a sufficienza, due sono le opzioni percorribili: accedere alle proprietà private confinanti, deviare il corso delle acque. Se vi chiedessi quale di queste due opzioni è la più semplice da percorrere, sono certo che mi rispondereste “la prima, accedere alle proprietà”. E, invece, non è così. Stando a quanto confermato dal Sindaco Poziello, «In alcuni casi, ci hanno categoricamente impedito di accedere alle loro proprietà per velocizzare i lavori». Ostruzionismo programmato? «Ho ricevuto una quantità impressionante di insulti e minacce da parte dei residenti. In alcuni casi, chi mi ha insultato ha anche ostacolato i lavori. Inoltre, uno dei tali è vicino ad un candidato non eletto alle ultime elezioni. Tutto è in mano ai miei avvocati, ovviamente».
Crono-programma dei lavori
Un collega in sala stampa, rompe gli indugi e chiede date ufficiali: «Quando cominceranno i lavori e quanto dureranno?». Il Sindaco, accompagnato dal suo Vice e dal Dirigente Domenico D’Alterio, non indugia. «Gli operai saranno all’opera da metà settimana prossima. I lavori dureranno al massimo tre mesi». Il rispetto delle tempistiche, come confermano anche il Vice Sindaco e il Dirigente D’Alterio, dipenderà anche dalle condizioni meteo. L’Alveo dei Camaldoli che attraversa via Santa Caterina diventa una belva d’acqua durante i forti temporali, come quelli di ieri. E’ chiaro che sarebbe impossibile lavorare al cantiere, in quelle condizioni. Da qui, l’inizio dei lavori in concomitanza dell’inizio dell’estate appare come una coincidenza perfetta.