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sabato, Aprile 27, 2024
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Racket da 2mila euro al titolare del bar Bellagio ad Arzano, condanne per il gruppo della 167

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A Arzano, quattro esponenti del clan della 167 sono stati condannati per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso al bar Bellagio. La sentenza è stata emessa con la formula del rito abbreviato, riducendo la pena a 4 anni e 5 mesi di reclusione per Davide Pescatore, Giuseppe Bussola, Salvatore Lupoli e Antonio Alterio. Questi membri del clan erano stati denunciati dal titolare del bar Bellagio e sono stati inchiodati anche dalle immagini della videosorveglianza.

I quattro tentarono di ottenere una tangente mensile di 2mila euro dal commerciante per “gli amici di Arzano” e per mantenere la tranquillità. Questa richiesta li portò ad essere arrestati lo scorso aprile. Successivamente, Pescatore è stato arrestato dai carabinieri di Castello di Cisterna. L’operazione è stata eseguita su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e coordinata dalla Polizia di Stato, con l’aiuto della Squadra Mobile e del commissariato di Frattamaggiore.

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Il gruppo di Pescatore è considerato parte del clan della 167 di Arzano, fazione Monfregolo, legato al capoclan Giuseppe Monfregolo. Le indagini hanno rivelato che i quattro membri del clan avevano preso di mira l’attività commerciale dal marzo 2023 e si erano presentati come emissari del clan. Tra di loro, Alterio è il fratello di Gennaro e Raffaele Alterio, tutti legati al clan della 167 di Arzano.

Il commerciante ha ringraziato la Polizia di Stato per averlo aiutato a denunciare e ha espresso la speranza che il suo gesto sia un esempio per altri commercianti vessati dalla camorra.

IL CLAN DELLA 167 DI ARZANO

Alla luce degli elementi probatori raccolti dai predetti uffici investigativi supportati dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, la locale Direzione Distrettuale Antimafia ha chiesto ed ottenuto il provvedimento restrittivo a carico di tutti gli indagati, per il reato di tentata estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso perché commessa al fine di agevolare il clan della “167 di Arzano”, egemone in quel territorio e di cui gli indagati sono tutti affiliati. Dei tre il profilo più conosciuto è quello di Antonio Alterio, fratello di Raffaele ‘o sceriff, ferito in un agguato avvenuto nel marzo scorso sempre ad Arzano.

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