Resta ancora un giallo la morte di Raffaella Maietta, la docente travolta da un treno il 5 maggio a Marcianise. Le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere proseguono. La famiglia della donna non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio e per questo ha chiesto sin dal primo momento maggiore chiarezza.
Il pubblico ministero Cozzolino – riporta Edizione Caserta – ha ordinato il sequestro del telefono della vittima e sta facendo interrogare dalla polizia giudiziaria diverse persone che avevano avuto contatti diretti o indiretti con Raffaella. Le indagini si concentrano soprattutto su quello che è accaduto tra le 6:30 e le 8:40 di quel 5 maggio, per comprendere le cause che hanno poi portato al decesso della donna. Il pm vuole chiarire se si è trattato di istigazione al suicidio o suicidio volontario.
Intanto si parla anche di un video, che sarebbe girato anche in rete e riprenderebbe l’intera scena. Non è da escludere, al momento, che il pubblico ministero possa anche decidere di riesumare la salma di Raffaella. Così da poter effettuare un esame autoptico o per proseguire con dei soli prelievi ematici.