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sabato, Aprile 27, 2024
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Riceve 3 euro all’ora in nero, il video sfogo fa il giro dei social: “Poi si chiedono perché i giovani spacciano o rubano”

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Venti euro dopo una giornata lavorativa di 6 ore? È il caso di Mohamed, giovane cameriere che ha denunciato tramite un video su TikTok il trattamento subito dal proprio datore di lavoro. Il video ha fatto discutere sui social e ha risvegliato l’attenzione sul tema dello sfruttamento del lavoro.

Il video virale sui social

@chinwiii_730Ridicoli siete non mi faccio mettere i piedi da nessuno dinche ho la coscenza pulita♬ suono originale – chinwiii.730

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Il fatto è accaduto a Modena, in un ristorante, dove Mohamed, modenese di origine marocchina e cittadino italiano, si trovava a fare la prima giornata di lavoro. Il video ha raggiunto addirittura 500 mila visualizzazioni e un grande numero di like e commenti. Nel video, Mohamed discute con il titolare, arrabbiandosi per la paga ricevuta, ritenuta non abbastanza per il lavoro svolto. Alla fine, dopo essersi battuto energicamente, riceve i 50 euro che si aspettava e va via, arrivando così a 7 euro all’ora. Nella seconda parte del video poi si sfoga contro gli imprenditori, definendoli il “perchè i giovani vanno a spacciare e delinquono“.

Lo sfogo di Mohamed

Voglio che questo video arrivi a Salvini o non so chi, perchè voglio essere tutelato, non trovo un lavoro con un contratto, cosa devo fare spacciare o rubare? Mi sono messo a lavorare a nero perchè quello c’era, e neanche 3 euro all’ora volevano darmi. Questo un estratto dello sfogo del ragazzo, che colpevolizza imprenditori e politici per la situazione precaria del lavoro in Italia. Nei commenti, tantissimi giovani sostengono Mohamed e si complimentano per il coraggio del gesto, ma tanti altri invece rispondono negativamente all’accaduto. Il ragazzo poi in video successivi ha risposto sia ai complimenti che alle critiche, sempre in maniera rispettosa e aperta al dialogo.

Il problema crescente dell’occupazione giovanile

Con il tasso di disoccupazione sempre più alto per la fascia 15-24 anni e stipendi fissi al fronte degli aumenti generali, il mondo del lavoro in Italia non sorride assolutamente ai giovani. L’esempio di Mohamed speriamo sia da stimolo a tanti giovani sottopagati e sfruttati, uomini e donne. Anche la Confesercenti di Modena è intervenuta sul tema: “Imprenditori che propongono stipendi con valori più bassi del contratto e in nero fanno concorrenza sleale a tutte le imprese che seguono le regole. Per questo è necessario applicare il contratto“.

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