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Rifiuti a Cupa Perillo, presidio non stop dei militari

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In presidio h24 del campo rom di via Cupa Perillo anche in questi giorni di Ferragosto per contrastare la deriva igienico-sanitaria. L’Esercito Italiano, impegnato nell’operazione strade sicure voluta la prima volta nel 2008 dal Governo Berlusconi durante il periodo dell’emergenza rifiuti in Campania, continua la task force per evitare la proliferazione dei roghi tossici. Almeno una pattuglia staziona fissa all’ingresso dell’accampamento bruciatosi in parte nell’oramai famigerato rogo del 27 agosto 2017, a pochi giorni dallo sgombero previsto l’11 settembre di un anno fa secondo una disposizione del procuratore della Repubblica di Napoli Nunzio Fragliasso. Un controllo, quello dei militari, garantito per tutto l’arco della giornata e che funge da deterrente per gli avventori intenzionati a gettare o incendiare i rifiuti nel perimetro di terra attorno al campo rom. Ma ovviamente ciò non basta. Non può bastare. La vastità dell’area a ridosso dell’insediamento dei nomadi non consente una totale prevenzione e nei meandri di Cupa Perillo in tanti, provenienti molto spesso da altri territori, ancora scaricano diverse tipologie di spazzatura nella più totale indifferenza contribuendo al degrado solito. Proprio mentre ci rechiamo sul posto una colonna di fumo nero si alza al confine con il territorio di Mugnano, fuori dalla visuale dei soldati dell’Esercito e diverse vetture pieni di materiali tornano dalle aree meno battute del campo svuotate di quanto avevano con sè. In realtà anche a pochi metri dall’ingresso del campo ci sono ancora gli strascichi di incendi del passato e una risma di spazzatura giacente sul ciglio della strada e a ridosso del campo. Alcuni bambini, ancora tanti nell’accampamento, chiedono se un triciclo giocattolo malmesso fosse dei giornalisti. Poi se ne impossessano ed iniziano a giocarci.

Il tema di fondo resta lo stesso: la bonifica dell’area e l’apertura degli svincoli dell’Asse Perimetrale chiusi sia per una totale mancanza di collaudo e pulizia sia perché la presenza delle baracche dei rom ostruirebbero l’eventuale passaggio dei veicoli. Per la bonifica è prevista una cifra di 1 milione di euro garantita dalla Regione Campania mentre per l’apertura dell’Asse Perimetrale sono a disposizione 6 dei 30 milioni di euro totali stanziati dall’ex Governo Renzi/Gentiloni nel progetto Patto del Napoli nel quale è coinvolta la Città Metropolitana che ha la titolarità gestionale della Perimetrale e dell’Asse Mediano la cui proprietà è in campo alla stessa Regione Campania.

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