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domenica, Aprile 28, 2024
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Serie A contro il pezzotto, De Siervo: “Aiuta camorra, mafia e ndrangheta”

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Luigi De Siervo è intervenuto in occasione dell’evento Milano Football Week organizzato da La Gazzetta dello Sport: “La sfida che abbiamo di fronte è globale, l’obiettivo è cercare di ‘rubare tempo’ alle persone e combattere perché venga pagato. Il problema principale negli ultimi anni è la mancanza di risorse, negli ultimi anni il nostro Paese è sempre stato ai primi posti nelle classifiche della pirateria. Questa forma di criminalità diffusa, che non percepiamo come tale, aiuta la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta. Non sono quattro ragazzini che si organizzano, ma un sistema che si alimenta così e abitua le persone a non pagare per i contenuto“.

Approvata la legge contro il ‘pezzotto’, 3 anni di carcere e multe oltre 15 mila euro

La legge contro il pezzotto è stata approvata mercoledì 22 marzo alla Camera con 252 voti a favore e nessun contrario, ed il provvedimenti normativo, una volta approvato anche dal Senato inasprirà le pene. Previste reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa da 2582 euro a 15493 euro per i pirati, mentre per i ‘clienti’ la multe passa da 1000 a 5000 euro.

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Nella legge, inoltre, avrà un un ruolo centrale all’Agcom, che potrà ordinare la disabilitazione in tempo reale dell’accesso ai contenuti diffusi illecitamente. Inoltre in questo caso entra in campo anche la magistratura, che con la segnalazione riceve un’informativa di reato.

Se l’indirizzo Ip per il collegamento alla rete resta anonimo, si potrà risalire al fruitore seguendo le tracce di pagamento. Infatti la legge prevede un articolo specifico consente di chiedere a banche ed altri istituti di avere i dati personali di chi si vuole indagare.

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