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domenica, Aprile 28, 2024
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Soldi della droga riciclati nel noto bar, condannati i narcos di Napoli

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Sono state condannate a 15 anni complessivi le 6 persone coinvolte nell’inchiesta sulla gestione del bar Libeccio. Si tratta del noto locale situato sul lungomare di Pegli finito al centro dell’indagine della direzione distrettuale antimafia di Genova. Le indagini della guardia di finanza, della squadra mobile e della Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo della polizia, hanno fatto emergere che il bar, nonostante risultasse di proprietà di Liberato Soriente, era in realtà gestito dal carcere da Angelo Russo, arrestato a Genova nel 2019 nel corso di un’operazione antidroga condotta dalla Procura di Napoli nei confronti di una rete di narcotrafficanti con base nel capoluogo campano. Da detenuto, secondo l’accusa, avrebbe usato soldi di dubbia provenienza per gestire il locale, finanziando anche la ristrutturazione dopo un incendio doloso nel 2016.

Nel procedimento con rito abbreviato il giudice ha condannato Angelo Russo a 4 anni, Francesco Cinquegranella, figlio del superlatitante Renato, e Antonio Novelletti a 3 anni, Mario Russo a due anni, con pena sospesa. Pena sospesa anche per il prestanome Soriente, condannato a due anni, e per Antonietta Russo, condannata a un anno. Il locale è stato confiscato Il pubblico ministero Federico Manotti aveva in un primo momento contestato l’aggravante di aver voluto agevolare la camorra, aggravante poi decaduta.

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