Nel centro dell’attenzione mediatica si trova Kenneth Eugene Smith, un detenuto americano di 58 anni, che sta per diventare il primo ad essere sottoposto a un metodo sperimentale di esecuzione. Questo dopo che un tentativo fallito di iniezione letale lo ha visto sopravvivere miracolosamente.
La storia di Kenneth Eugene Smith risale al 1988, quando fu condannato per l’omicidio di Elizabeth Dorlene Sennett, la moglie di un pastore della Wetside Church of Christ a Sheffield. Inizialmente condannato all’ergastolo, la sentenza fu successivamente convertita in pena di morte da un giudice.
L’ esecuzione di Kenneth Eugene Smith
Nel 2022, Kenneth Eugene Smith, sfuggì per un soffio alla morte quando non riuscirono a inserirgli gli aghi necessari per l’iniezione letale. Gli esecutori lottarono per ben quattro ore nel tentativo di completare l’esecuzione.
Un anno dopo, Kenneth Eugene Smith si trova nuovamente di fronte al braccio della legge, ma questa volta in una situazione ancor più inusuale. Smith è destinato a diventare il primo individuo a subire un metodo di esecuzione esclusivo, persino nel campo veterinario: respirare l’azoto puro.
Il processo di esecuzione mediante azoto puro è rapido ma estremamente controverso. Pochi minuti separano l’inalazione di azoto dall’insufficienza di ossigeno nel corpo, portando infine alla morte per soffocamento o asfissia. Attraverso l’uso di una maschera, il gas viene inalato e l‘anidride carbonica espirata.
Opposizione da parte delle associazioni dei diritti umani
Questa nuova forma di esecuzione ha sollevato una forte opposizione da parte delle associazioni per i diritti umani, che la definiscono “barbara“. L’Ong Equal Justice Initiative è una delle voci che si è alzata contro questo metodo, sollevando dubbi sulla sua costituzionalità e chiedendo una riflessione più profonda sul futuro della pena di morte in America. Questo caso mette in evidenza una volta di più il dibattito che circonda la pena di morte in America e solleva domande importanti sulla moralità e l’umanità di questo sistema.