Sciolta la prognosi riservata per la paziente di 22 mesi ricoverata da mercoledì della scorsa settimana nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La bambina, picchiata a Genzano dal patrigno, Federico Zeoli, che è in carcere con l’accusa di tentato omicidio e maltrattamenti, è stata trasferita dall’area intensiva ad un reparto di degenza ordinaria. Le sue condizioni di salute sono stabili, comunica l’ospedale. I medici fanno sapere che comuque «proseguono le cure del caso e l’osservazione clinica dello stato generale e neurologico».
L’aggressione
Oltre a graffi, morsi nella zona dell’ombelico, lividi e ferite al volto e sul corpo, la bimba nel terribile pestaggio subito dal patrigno aveva riportato un ematoma cerebrale che i medici hanno monitorato con una certa preoccupazione. Alcune delle lesioni sarebbero state però precedenti all’ultima aggressione, avvenuta nel pomeriggio di giovedì 14 febbraio — secondo la versione fornita della madre della piccola — quando Zeoli è rimasto solo in casa con le due gemelline, mentre la compagna era andata a portare delle medicine al padre malato.