Ormai è ufficiale: Luciano Spalletti lascia Napoli. In queste ore il tecnico di Certaldo, fresco scudettato col Napoli (il primo nella sua lunga carriera), sta preparando le valigie dopo aver trascorso gli ultimi 4 giorni in giro per la città partenopea, quasi come a volersela godere per l’ultima volta in tutta la sua bellezza. E in cui, magari, ritornerà, sia per ricevere la cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Napoli (prevista per il mese di ottobre), che per fare un giro in quella Costiera che lui tanto ha imparato ad amare.
Spalletti lascia Napoli, ecco come il mister ha salutato la città
Un modo particolare, quasi enigmatico, quello scelto da Spalletti per salutare la città di Napoli. Conoscevamo già le foto delle grandi stanze arredate con trofei e maglie da calcio nella sua tenuta “La Rimessa”, ma non la stanzetta, pure arredata allo stesso modo, nel centro tecnico di Castel Volturno, dove il mister ha deciso di vivere (dopo una breve parentesi iniziale in un lussuoso hotel di Napoli) in questi due anni partenopei, per stare il più vicino possibile alla realtà sportiva e alla sua attività.
Una stanzetta, con tante maglie numero 10 (tra cui non potrebbe non spiccare quella di Maradona), postata su Instagram dal mister e in cui si nota il lettino, con una didascalia che recita: “Si è già preso il mio lettino, stanotte mi sa che dovrò dormire in Panda”. Cosa vuole intendere il mister con queste parole? il semplice fatto che, sul letto, si può notare il Tricolore come se stesse “dormendo”, oppure un qualche lavoro sotto traccia della dirigenza partenopea che ha portato ad “occupare” il letto che, fino ad oggi, è stato di Spalletti?
Questo ci sarà dato saperlo soltanto nei prossimi giorni. Oggi ha aiutato gli operai a caricare il van con i mobili, si è messo alla guida della Panda nera griffata d’azzurro e con le firme di tutti i giocatori del Napoli e si è diretto verso la Toscana. Ora le vacanze, la famiglia: le priorità di Luciano. Resterà come ha già detto un anno fermo. Ha bisogno di ricaricare le batterie e soprattutto di allenare sua figlia, come da lui dichiarato. Rinunciando, quindi, ad un altro anno di contratto e a tre milioni di euro.
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