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Svolta vicina nella morte di Maradona: in otto a processo, rischiano fino a 25 anni di carcere

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Potrebbe esserci un punto di svolta nella verità legata alla morte di Diego Armando Maradona. Il prossimo 7 marzo, presso la Camera d’Appello del tribunale di San Isidro è fissata l’udienza che vedrà otto indagato, tra medici e infermieri, che dopo l’operazione al cervello subita dal Pibe de Oro avrebbero dovuto prestargli assistenza e che ora sono indagati per omicidio colposo. Rischiano tutti da 8 a 25 anni di reclusione. L’udienza si svolgerà da remoto.

Morte Maradona, otto tra medici e infermieri finiscono a processo

Attraverso un’accurata perizia condotta dal capo della procura di San Isidro John Broyard, è stata riscontrata una grave carenza assistenziale a Maradona dopo l’operazione al cervello. Diego infatti non venne mai assistito, venne abbandonato al suo destino nella sua casa di Tigre, a 25 km dalla capitale Buenos Aires, e ‘curato’ unicamente con psicofarmaci.

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Psicofarmaci a cui membri del suo discutibile clan aggiungevano alcol e droga. Gli avvocati degli indagati hanno contestato queste accuse e la posizione degli otto verrà esaminata dai giudici Gustavo Adrian Herbel e Carlos Fabian Blanco (e, in caso di disaccordo, si aggiungerà un terzo giudice, Ernesto Garcia Manon). Nel caso le accuse venissero confermate, il processo comincerà entro la fine del 2023.

Già all’epoca della morte i familiari e i numerosissimi fan di Diego avevano chiesto giustizia con una manifestazione per le vie di Buenos Aires. E già pochi giorni prima gli esperti incaricati dalla procura di San Isidro avevano completato la perizia, in cui le responsabilità dei sanitari, a cominciare dal neurochirurgo Leopoldo Luque, erano emerse chiare e gravi.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.