Momenti di tensione nella serata di ieri davanti alla chiesa di don Maurizio Patriciello, al Parco Verde di Caivano.
Secondo quanto si è appreso, alcune donne sarebbero scese in strada e con un megafono avrebbero chiesto agli abitanti del rione di parlare con don Maurizio mentre qualcuna di loro avrebbe proposto di occupare la chiesa se il sacerdote si fosse rifiutato.
Il parroco avrebbe parlato con loro, poi il colloquio si sarebbe interrotto anche per l’atteggiamento minaccioso di alcune donne. Sono arrivati i carabinieri della compagnia di Caivano e hanno identificato alcune donne prima che si allontanassero. Una di loro è la moglie di un uomo ritenuto contiguo a un clan. Tra i probabili motivi della protesta il censimento delle occupazioni abusive da parte delle forze dell’ordine.
Le possibili motivazioni della protesta
Tra i probabili motivi della protesta il censimento delle occupazioni abusive da parte delle forze dell’ordine. Eppure risulta ancora prematuro identificare nello specifico i moventi effettivi che hanno spinto queste donne ad un confronto così aspro con Don Patriciello. Per il momento i carabinieri hanno identificato il volto di alcune di queste donne prima che si allontanassero. Una di loro è la moglie di un uomo ritenuto contiguo a un clan.
Le parole di don Patriciello
“Qui scintilla di bello, ma da fastidio ai malviventi. Fino a poco fa i criminali hanno potuto svolgere tutte le loro azioni illegali in mondo indisturbato perché, come si suole dire, il gatto non c’era. Ora, però, le cose stanno cambiando. Adesso vediamo controlli quotidiani, la presenza delle forze dell’ordine è costante e questa cosa dà fastidio perché ha inflitto un duro colpo ai malavitosi che per anni hanno fatto affari con la droga. Ci tengo a specificare che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono sicuramente in giro molti criminali ma accanto a loro abbiamo anche le persone perbene“. Queste le dichiarazioni rilasciate da don Patriciello.
