Era scappata dalle bombe di Putin un anno fa, sperando in una vita migliore. Invece, Emilia Maidaska è morta tragicamente a 16 anni, investita da un’auto mentre andava a scuola a Torino. La ragazza, originaria di Odessa, era ospite di una comunità dopo essere fuggita dalla guerra. Era appena uscita dalla comunità, alle 6.50, quando è stata travolta sulle strisce pedonali.
Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale l’automobilista, a bordo di una Volkswagen, avrebbe perso il controllo della vettura a causa della forte pioggia. Dopo l’incidente si sarebbe subito fermato. Dai primi rilievi la ragazza stava attraversando le strisce pedonali per andare a prendere l’autobus che l’avrebbe portata al Liceo Artistico Passoni.
Emilia era scappata da Odessa un anno fa e aveva trovato ospitalità in una comunità di Torino. Frequentava il liceo Artistico Passoni ed era appassionata di disegno. La mamma della vittima è rimasta a vivere in Ucraina, il padre lavora in Germania. Il tratto del corso dove è avvenuto l’investimento mortale, all’angolo con via Signorelli, era già stato segnalato come pericoloso dai residenti, al punto che proprio ieri in commissione comunale è stata discussa una mozione presentata dal consigliere di opposizione di ‘Torino Bellissima’, Pierlucio Firrao.
Appena ieri, a Roma, un ragazzo di 21 anni è stato travolto e ucciso davanti alla stazione di Labaro. Una turista milanese, invece, è stata falciata da un Suv davanti al Teatro Marcello, mentre attraversava sulle strisce insieme al marito. Lei è morta, lui è grave all’ospedale San Giovanni.