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venerdì, Aprile 26, 2024
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Strage familiare a Torino, muore anche la piccola Aurora: era l’unica sopravvissuta

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Dopo due giorni di lotta, la piccola Aurora non ce l’ha fatta. La bambina a cui il papà aveva sparato alla testa, che era ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Regina Margherita di Torino, è morta oggi, due giorni dopo il tragico omicidio-suicidio da parte di Alberto Accastello, padre della bimba, che lunedì mattina all’alba in una villetta di Carignano (Torino) aveva prima sparato alla moglie Barbara Gargano, poi ai due gemellini e al cane, per poi suicidarsi sparandosi alla testa.

Il fratellino di Aurora morto poco dopo l’arrivo in ospedale

All’arrivo i carabinieri, allertati dal fratello dell’uomo che lo aveva chiamato per annunciare il gesto, avevano trovato la moglie priva di vita, il fratellino della bimba, Alessandro, era stato portato d’urgenza in ospedale dove era deceduto poco dopo mentre l’omicida era spirato in casa nonostante l’intervento immediato dei sanitari del 118. Oggi il tragico finale della vicenda: una intera famiglia stroncata.

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Uccide moglie ed il figlio piccolo, poi si suicida: strage familiare a Torino [La dinamica dell’omicidio-suicidio]

Ha sparato alla moglie, uccidendola, e ai figli gemelli, minorenni, uno dei quali è morto in ospedale. Poi si è suicidato. È accaduto all’alba in una villetta di Carignano (Torino). A scoprirlo sono stati i carabinieri, intervenuti su segnalazione dei vicini di casa. Non sono ancora noti i motivi del gesto. L’arma utilizzata, una pistola, era detenuta dall’uomo in modo legale. La sorellina del bimbo morto è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Regina Margherita. Nel raptus omicida, l’uomo ha sparato anche al cane che viveva in casa con loro.  La tragedia è avvenuta intorno alle 5.30.

La tragedia in provincia di Torino

L’uomo, un 40enne, ancora vivo all’arrivo dei carabinieri, è morto prima del trasporto in ospedale per le conseguenze del colpo che si è sparato in testa. L’uomo avrebbe annunciato le sue intenzioni al telefono, in una conversazione col fratello che vive a Racconigi (Cuneo). E’ quanto emerge dai primi accertamenti dei carabinieri sulla tragedia avvenuta questa mattina in una villetta di Carignano, in Borgata Ceretto. Potrebbe esserci la crisi del rapporto tra marito e moglie dietro la tragedia. E’ l’ipotesi che sembra emergere dai primi accertamenti dei carabinieri. Secondo le prime informazioni, sembra che da qualche tempo ormai la coppia non andasse d’accordo e che le liti fossero frequenti. (ANSA)

La telefonata al fratello prima della strage

Prima di compiere il folle gesto, l’umo avrebbe chiamato anche il fratello che vive a Racconigi, a Cuneo. «A breve non ci sarò più», gli avrebbe detto. E proprio queste parole hanno fatto sì che il familiare dell’uomo allertasse i carabinieri. Purtroppo, quando le forze dell’ordine ed i sanitari sono giunti sul luogo della tragedia, non c’era nulla da fare per le vittime. Il 40enne era ancora vivo, ma è deceduto poco prima del trasporto in ospedale. La figlia piccola è invece in gravissime condizioni in ospedale.

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