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venerdì, Aprile 26, 2024
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Ugo Russo, domani l’autopsia. Il garante dei detenuti: “A Napoli non giri col Rolex”

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Sarà effettuato nella giornata di domani l’esame autoptico sul corpo di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni morto nella notte tra sabato e domenica. Lo rende noto l’avvocato Antonio Mormile, legale della famiglia Russo. A spararlo un carabiniere fuori servizio che si è difeso da un tentativo di rapina condotta dal ragazzo e da un 17enne ritenuto suo complice. La salma di Russo si trova attualmente all’istituto di medicina legale del II Policlinico. Colpito prima al torace e poi alla testa dai proiettili esplosi dalla pistola del giovane carabiniere di 23 anni in servizio in provincia di Bologna.

La dinamica

Ugo è deceduto attorno alle 3.30 all’ospedale Vecchio Pellegrini, il cui pronto soccorso è stato poi sfasciato dagli amici e conoscenti del 15enne, in preda alla disperazione per la morte dell’adolescente. A seguito della liberazione del corpo, saranno fissati i funerali di Ugo Russo. Il giovane era residente in una palazzina di vico Rosario a Portamedina, una piccola parallela di Salita Paradiso, ai Quartieri Spagnoli non distante da Montesanto e dalla Pignasecca. Intanto, in relazione a quanto successo lo scorso weekend, è stato convocato per venerdì un consiglio comunale in via d’urgenza dell’aula di via Giuseppe Verdi. Nella stessa seduta, si discuterà anche dell’emergenza Coronavirus e delle misure adottate in città.

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Le parole del garante dei detenuti

Pietro Ioia, garante dei detenuti per il comune di Napoli ed ex detenuto, è intervenuto recentemente al programma La Zanzara di Cruciani e Parenzo in onda su Radio24. : “Per me due sono le vittime. Il carabiniere ed il ragazzo. Non mi sento di stare dalla parte del carabiniere o del ragazzo. Però penso che la reazione del giovane carabiniere è stata un poco eccessiva, infatti è accusato di omicidio volontario”. Quanto accaduto poteva essere fermato prima? Ioia ha dichiarato: “Si, si, al primo colpo al petto si poteva fermare. E poi noi sappiamo com’è questa città, come si fa a camminare con un Rolex in coppa o’ braccio, insomma, sai che più o meno puoi subire una rapina. Tu sei carabiniere. Devi sapere queste cose. Io col Rolex al braccio a Napoli non ci cammino”.

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