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domenica, Aprile 28, 2024
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Valda libero dopo l’arresto per droga, il papà di Checco Maimone: “Il problema è stata la magistratura”

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Antonio Maimone, padre di Francesco Pio, il giovane ucciso domenica notte a Mergellina, è intervenuto a Controcorrente su Rete4, dove ha spiegato che secondo lui non c’è alcun nesso tra quanto accaduto e la città di Napoli. Il problema non è Napoli, ma la magistratura dichiara. Il riferimento è al sistema giudiziario, colpevole, a suo dire, di aver rimesso in libertà l’assassino di suo figlio – già precedentemente in carcere per droga – dopo aver superato la messa alla prova. Forse oggi mio figlio non sarebbe morto, considera l’uomo. Valda infatti, quando era ancora minorenne, era già stato arrestato per droga. Il reato fu poi dichiarato estinto dopo che aveva superato con successo la messa alla prova.

Il sogno di Francesco Pio Maimone era quello di aprirsi una pizzeria: “Era un ragazzo dolcissimo e solare come tanti ragazzi della sua età, aveva compiuto 18 anni a settembre”“Era un grande lavoratore e il suo più grande sogno era quello di aprire una pizzeria tutta sua continua il papà, già aveva iniziato a lavorare al suo obiettivo: stava imparando a fare le pizze”.

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L’omicidio di Checco Maimone

Francesco Pio Maimone, un figlio di Napoli, domenica notte è stato ucciso da un colpo di pistola vagante fuori uno chalet a Mergellina. Una morte che ha gettato nello sconforto una città intera, che ha scosso la coscienza di molti. A premere il grilletto Francesco Pio Valda, suo coetaneo, figlio di un ras scissionista di Barra ucciso dieci anni fa. I dettagli che emergono dal decreto di fermo fanno rabbrividire. A quanto pare Valda ha esploso colpi di pistola in segno di sfida e “guapparia”. Qualcuno aveva “osato mettere in discussione” che la pistola che impugnava fosse un’arma vera. E così, dopo aver esploso dei colpi di pistola in aria, la banda del rione Traiano con cui aveva litigato lo avrebbe affrontato dicendo che quella era una pistola a salve.

Così ha sparato ad altezza d’uomo e lo ha fatto per uccidere. Appena gli hanno rinfacciato che i primi colpi erano “a salve”, ha deciso di non tenersi l’affronto e ha abbassato il braccio. Così, dopo aver esploso i primi due colpi in aria, ha fatto fuoco ad altezza d’uomo: ha c’entrato il cofano di un’auto, mandando in frantumi un vetro e ha provato a uccidere uno degli aggessori. Nella zuffa, è giunto anche un uomo di 50 anni, che avrebbe sferrato un calcio a Valda, che sarebbe stato inseguito, fino ad estrarre un’arma che aveva nascosto tra i pantaloni. Una calibro 38 special, revolver con il colpo in canna.

È stato in questo momento che ha centrato e ucciso Francesco Pio Maimone, completamente estraneo alla vicenda e che era lì con amici mentre mangiava noccioline. Il caos è successo dopo che qualcuno gli aveva sporcato le scarpe da mille euro. Alcuni soggetti interrogati dagli agenti hanno dichiarato: “Un ragazzo che usciva dallo chalet fortuitamente è salito sopra le scarpe di Francesco Pio Valda, in quell’istante si è creata la prima discussione. Valda ha detto al ragazzo di fare attenzione, in quanto quelle scarpe erano costose, erano marca Louis Vuitton da mille euro. E il ragazzo gli ha risposto che gliene avrebbe comprate dieci paia”.

 

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