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giovedì, Marzo 28, 2024
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Tinto Brass si racconta: “Tutte le mie attrici mi hanno amato, tranne una. La mia prima volta a 16 anni…”

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All’alba dei suoi novant’anni il regista dell’eros italiano, Tinto Brass, si racconta, ripercorrendo gli inizi della sua carriera e il rapporto con le donne.

Il pubblico ha sempre amato i miei film e anche alla Mostra venivano a vedermi. Ma il festival mi ha sempre ignorato. Sono troppo condizionati dalla critica e hanno la puzza sotto al naso” spiega Tinto all’intervistatore. Non deve esser stato facile infatti per i rigidi canoni della Mostra gestire l’arrivo del maestro italiano dell’eros nell’edizione del 2005. Il lavoro cinematografico di Tinto Brass ha segnato soprattutto la generazione che negli anni 80/90 aveva su per giù vent’anni. Ancora oggi però, i “nuovi” giovani, guardano al mondo portato dal regista.

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Il racconto di Tinto Brass 

Lo stesso Tinto Brass risponde così alla domanda sul perchè un giovane oggi dovrebbe guardare un suo film: “Perché sono film caratteristici. Fin dall’inizio sono stati film che cantavano la libertà, con le donne e con il sesso. E questo i giovani me lo riconoscono e nelle mie immagini si riconoscono“.

Spiega poi l’inizio della sua carriera: “Ho lavorato prima a Parigi con Rossellini. E poi ho cominciato a fare film miei. Il primo l’ho girato a mozziconi perché il produttore non si fidava. Mi diceva: “Gira una settimana, vediamo cosa sai fare”. E quando l’ho montato mi ha detto: “Va bene, gira un’altra settimana”. Ho girato in tutto tre settimane“. Continua poi su Fellini: “Fellini aveva saputo di questo progetto e aveva voluto conoscermi. Sono andato da lui al bar Canova di Piazza del Popolo e gli ho raccontato la trama. Lui mi ha detto: “Ah, sì, anche io faccio un film così, ma come fai coi soldi? Non è costoso?”. E io: “Mah, non so, costerà 40 milioni…”. E lui: “Quaranta milioni? Pensavo 4 miliardi! Questo film non si può fare”. E così l’ho fatto io“.

Tinto Brass si confida poi sulla sfera personale raccontando la sua prima volta: “Avevo sedici anni. Al Lido. in spiaggia, mi hanno spiegato la teoria. Poi sono andato in un casino a Venezia. Eravamo in tanti amici, ma poi, quando ci hanno chiesto i documenti gli altri sono scappati e sono rimasto solo io“. “È stato bellissimo. Da lì in poi era tutto un casino per me, tanto che ho cominciato a vendere i libri alla Toletta per poterlo pagare” continua poi.

Parla poi del rapporto con le donne: “Sono stato assolutamente fortunato. Purtroppo non posso più soddisfare tutti i miei desideri con Caterina. Ma lei mi dà ancora tanta speranza e tante illusioni“. “Immagino ancora.. la guardo mentre si spoglia, come quando da piccolo guardavo le domestiche dal buco della serratura“.

«Tutte le mie attrici mi hanno amato. Anna Ammirati. Bravissima. Ha detto che verrà presto a trovarmi, non mi ha mai rinnegato. Stefania Sandrelli. Grandissima attrice. Per La Chiave mi proposero Sandrelli che era un po’ dimenticata. Con me è stata bravissima. È venuta poco tempo fa, è stato un pomeriggio emozionante. Deborah Caprioglio. Ho litigato con la mia prima moglie per lei. Era molto calorosa e simpatica. E libera, molto libera».

E Anna Galiena? «Non mi ha amato. Nel primo giorno di riprese, alla fine della prima scena io le ho messo le mani sul seno, le mi ha fulminato. Il film è andato avanti lo stesso, ma il rapporto non ha funzionato. Eppure era stata lei a proporsi».

Ma ci tiene a precisare: «Non ho mai assolutamente molestato nessuno sul set. Chi ci stava era consenziente, ma sempre fuori dal set. Si prendevano degli impegni per dopo».

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