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martedì, Aprile 30, 2024
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Vendetta ai Quartieri spagnoli, condanna soft per Piccirillo

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Aveva deciso di contraccambiare con la stessa violenza il ferimento di una 12enne a lui imparentata e così si era ‘vendicato’ del ragazzo che l’aveva ferita. È arrivata oggi la condanna per il 43enne dei Quartieri spagnoli Silvestro Piccirillo. Una condanna decisamente al ribasso rispetto alla iniziale richiesta del pubblico ministero: Piccirillo infatti rischiava otto anni di carcere con l’aggravante camorristica. E invece al termine del processo svoltosi con rito abbreviato l’uomo è stato condannato a due anni e dieci mesi con l’esclusione dell’aggravante camorristica e con il riconoscimento delle attenuanti generiche tra cui quella della provocazione. Un risultato che ha premiato appieno le argomentazioni dei suoi difensori, gli avvocati Leopoldo Perone e Giovanni Conti.

 

I fatti erano avvenuti nel luglio dello scorso anno quando gli uomini della squadra mobile avevano arrestato il 43enne figlio del ras “Tore ’e Silvestro”, con l’accusa di essere il sicario che qualche giorno prima aveva gambizzato Giovanni Savio ferito a colpi di pistola nell’ambito di una vendetta trasversale con una ragazzina di appena 12 anni, di cui Piccirillo è un parente stretto, sfregiata con un coltello dall’ex fidanzatino, a sua volta parente del boss detenuto Mario Savio ‘o bellil . A ridefinire le accuse contro Piccirillo ci aveva già pensato il il tribunale della libertà che aveva annullato l’ordinanza per Piccirillo junior relativamente al l’aggravante camorristica e alle lesioni.

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