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sabato, Aprile 27, 2024
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TAGLIALATELA NON SCIOGLIE IL NODO DELLA GIUNTA

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da GIUGLIANO




La guerra dei nomi. C’è tensione a Giugliano per la composizione della nuova Giunta. A due settimane dalla vittoria di Francesco Taglialatela, non è ancora chiaro lo scacchiare dei nuovi assessori. Per ora si rincorrono soltanto le voci. Alla Margherita (primo partito con una lista zeppa di medici) spetterebbero due assessorati, altrettanti a Ds e Rifondazione. Al partito di De Mita andrebbe anche la poltrona di Presidente del Consiglio: a ricoprirla potrebbe essere Vincenzo Comune (primo eletto della Margherita con 872 voti). Non è però detta l’ultima parola: a spingere per la carica di Presidente dell’assise è anche Domenico Taglialatela (Ds), il più votato in assoluto con 1074 preferenze. Tuttavia non è ancora chiara la situazione all’interno dei Democratici di Sinistra. Sono tre le correnti interne a sfidarsi e a spingere per avere maggiore visibilità in Giunta: la prima fa capo a Giacomo Gerlini (vecchia volpe della politica di Giugliano ed ex sindaco della città per otto anni); la seconda ha come referente Pasquale Parisi (secondo eletto in lista con 831 voti); la terza fa invece capo al medesimo Domenico Taglialatela (stesso cognome del sindaco, senza parentela).



Attualmente gli assessorati sono sei: probabile che l’amministrazione, una volta insediatasi, li passi ad otto o dieci. Sembra certo che i membri della Giunta non saranno scelti tra i consiglieri eletti ma dall’esterno.

Spinoso il nodo relativo alla poltrona di vicesindaco. Secondo accordi pre- elettorali, la carica spetterebbe all’Uder. In particolare si parla di Giulio Pezzella, sindacalista della Cisl e membro del consorzio di secondo livello dell’Asi- Giugliano. A sostenere Pezzella c’è in primis Ugo De Flavis, assessore all’Ambiente della Regione. Pezzella avrebbe rinunciato alla candidatura a sindaco proprio sulla base di questo patto. Anche la Margherita (in guerra con l’Udeur) insisterebbe per la carica di vicesindaco, forte dei suoi 8295 voti. Una posizione, questa, non unanime nel partito. Sono due, infatti, le correnti all’interno del gruppo: una fa capo a Nello Palumbo (ex senatore ed attuale coordinatore cittadino della Margherita); l’altra ha come referente Rocco Granata (manager dell’Asl Avellino 2 ed ex assessore regionale al Lavoro).



Probabile che uno degli eventuali assessori di Rifondazione Comunista sia Nello Pennacchio, segretario cittadino del partito. Lo stesso potrebbe accadere per Nunzio Raimondo dei Verdi.

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