QUALIANO, GIÙ IL MANUFATTO ABUSIVO. DOPO 10 ANNI RUSPE IN AZIONE A POZZO NUOVO

Ieri mattina alla presenza delle istituzioni Qualianesi la procura generale di Napoli ha dato esecuzione ad una sentenza passata in giudicato, che prevedeva l’abbattimento di un manufatto costruito circa dieci anni fa a Qualiano, nella zona periferica di Pozzo Nuovo. L’immobile completamente abusivo, di circa 200 metri quadri, era composto da un semicantinato e un piano superiore di proprietà, secondo indiscrezioni, di un uomo non residente a Qualiano. Durante la demolizione, erano presenti: il sindaco Salvatore Onofaro, il tenente colonnello Angelo D’Onofrio, comandante dei dei vigili urbani di Qualiano e il maresciallo della locale stazione, Carlo Barresi. Le ruspe hanno lavorato per tutta la giornata di ieri, per consentire il disfacimento del manufatto costruito con 16 pilastri, e continueranno ancora per qualche giorno così da permettere la pulizia dell’intera zona interezzata. Il magistrato Ugo Ricciardi ha commentato così i lavori: «Non vogliamo fare i giustizieri della notte, ma è ora che i sindaci delle zone interessate dagli abusi si riapproprino del loro territorio». La normativa sugli abbattimenti prevede che i terreni su cui sorgono manufatti costruiti illegalmente, vengano espropriati e affidati all’amministrazione comunale.
Migliaia le sentenze in giacenza mai eseguite a Napoli e in provincia, e tante altre si conteggiano in tutta la regione Campania, in esecuzione di una legge datata 1985 che nel tempo, 24 anni, non è mai stata applicata.
Venerdì scorso alla Procura generale di Napoli, guidata da Vincenzo Galgano, si è tenuto un vertice organizzativo, presieduto dal magistrato Ugo Ricciardi delegato dal capo dell’ufficio giudiziario della Campania al coordinamento delle azioni di abbattimento. Incontro al quale hanno preso parte i tecnici delle amministrazioni comunali interessate e i referenti locali dell’ordine pubblico delegati dal questore.