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tribunale, via libera al project financing

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di TONIA LIMATOLA



Tribunale metropolitano di Giugliano: è arrivato il parere positivo del ministero di Giustizia per il project financing trasmesso dai tecnici del Comune lo scorso aprile.
Con l’ok del guardasigilli al progetto finanziario sembrerebbe superato il maggiore – si spera anche l’ultimo – ostacolo per perfezionare l’iter e arrivare finalmente alla posa della prima pietra del Palazzo di Giustizia previsto in via Pigna.
Il preventivo di spesa per realizzare ex-novo la cittadella giudiziaria si aggira sui 35milioni di euro. Il cinquanta per cento dell’importo viene finanziato dal ministero, per l’altra metà ci penseranno i privati attraverso gli investimenti.
Al Comune non nascondono l’entusiasmo: «Si tratta di una grande conquista per la crescita e lo sviluppo sociale della città di Giugliano – dice con una punta d’orgoglio il sindaco Francesco Tagliatatela – Il sì del ministero rappresenta anche un’importante occasione per potenziare finalmente gli organici delle forze dell’ordine che presidiano il nostro territorio».
A quando i lavori? È ancora prematuro, spiegano al Comune, parlare di date certe per l’avvio dei cantieri del nuovo presidio giudiziario. Il prossimo passo sarà la pubblicazione di un bando di concorso per affidare l’appalto alla realizzazione della struttura. I tecnici del Comune, sotto la guida dell’ingegnere Vittorio Russo, sono già al lavoro.
E così, con l’ok da Roma, si scrive la parola fine a una vera e propria odissea. Sulla carta, infatti, gli uffici giudiziari esistono dal ’99, ma le lungaggini burocratiche agli inizi del 2002 motivarono la revoca dei vertici giudiziari: e cioè del presidente Bochicchio e del procuratore capo Mastrominico da parte del Consiglio superiore della Magistratura.
Allora la decisione dei magistrati alimentò una feroce bagarre tra gli opposti schieramenti politici. Si temeva addirittura di perdere il palazzo di giustizia, visto che quello di Tivoli, istituito con lo stesso provvedimento, era già operativo da un pezzo.
In quegli anni lo scontro tra il centrodestra allora in carica e l’opposizione di centrosinistra, verteva sulla responsabilità dei ritardi. Nel frattempo si è insediata una nuova amministrazione, è tornato al potere il centrosinistra, lo schieramento che vanta il piano del ’99. Mentre il centrodestra ha poi messo in cantiere il bando per il project financing. Con il parere positivo del ministero ora si riparla di Tribunale, dopo che per mesi era sceso il silenzio sulla possibilità di ospitare il palazzo di Giustizia.
In passato si parlava anche di una sede provvisoria, ma l’venne accantonata per una questione di costi. In principio i locali da utilizzare dovevano essere quelli di un’ex scuola in via Pirozzi, ma l’ipotesi è stata scartata a fine 2001 per il mancato accordo con i proprietari sulla spesa di ristrutturazione.
Agli inizi del 2002 la riduzione stabilita dal ministero dei metri quadri per ospitare gli uffici, aveva spostato l’attenzione sul vecchio ospedale di piazza Annunziata e l’ex sede della Guardia di finanza in piazza San Nicola.



Nel ’97 il primo ok del Consiglio



Un’attesa lunga quasi sette anni. Il Consiglio comunale di Giugliano dice sì la prima volta alla realizzazione del nuovo Tribunale già nel maggio del 1997. Due anni dopo l’allora ministro Oliviero Diliberto approva il decreto che istituisce due nuovi tribunali metropolitani, uno a Giugliano, l’altro a Tivoli. La scelta solleva le critiche e le proteste dei Comuni di Marano e Pozzuoli, sedi delle ex preture mandamentali, destinate a diventare da sedi distaccate del tribunale di Napoli a uffici periferici di Giugliano. Intanto, dopo aver superato una serie di intoppi burocratici, il bando per il project financing viene pubblicato nell’aprile del 2002. Lo strumento finanziario consente al Comune di reperire i fondi necessari per la realizzazione della sede definitiva di via Pigna.



Il Mattino 28 settembre 2003

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