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sabato, Aprile 27, 2024
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ERCOLANO, TUTTI CONTRO FLORINO

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di FRANCESCO DI RIENZO



ERCOLANO – Le forze politiche rispondono compatte alle dichiarazioni del senatore di An, Michele Florino, sulla presenza al Comune di Ercolano di assessori e consiglieri comunali con presunte parentele con esponenti della camorra. Per domani è stata convocata una seduta straordinaria del civico consesso con un ordine del giorno perentorio: «Le gravi dichiarazioni del senatore Michele Florino». La decisione è stata presa la sera stessa della conferenza stampa-choc dell’esponente di An.
Nella sala consiliare, il sindaco Luisa Bossa e il presidente dell’assemblea cittadina hanno incontrato i consiglieri e i dirigenti dei rispettivi partiti per delineare una strategia comune contro l’attacco lanciato dal componente della commissione parlamentare antimafia. Nomi illustri. Florino ha colpito a destra e a sinistra, senza badare ad alcuna appartenenza politica: l’assessore alle Attività produttive Antonio Liberti; il presidente del Consiglio comunale Pasquale Simeone; Adolfo Marella, Riccardo Cozzolino e Raffaele Simeone, eletti nelle liste di Forza Italia; l’ex Dc Paolo Colini e Giovanni Maddaloni, del Partito Riformista Ercolanese.
Si sta lavorando per approvare un documento di condanna delle dichiarazioni di Florino. Il secondo in appena una settimana, visto che nell’ultima seduta dell’assemblea cittadina, i consiglieri comunali hanno già votato all’unanimità un testo che condanna il contenuto di un’interrogazione presentata da Florino al ministro degli Interni in cui si denuncia, senza fare nomi, la presenza di amministratori incensurati ma con presunte parentele con «noti camorristi del luogo» in grado di «influenzare e/o condizionare le scelte del Comune di Ercolano». Quindi Florino chiedeva l’invio in municipio di una commissione di accesso.
Intanto, la polemica si allarga alle aule del tribunale. Antonio Liberti ha querelato Florino per diffamazione. Ha chiesto un risarcimento di 15 milioni di euro da devolvere alle organizzazioni che combattono l’usura e la camorra. Liberti è stato tirato in ballo perché lo zio materno ha sposato Anna Del Prete, cugina di primo grado di Delfino Del Prete, affilato all’estinto clan degli Esposito e ucciso nel 1990. «È strano – osserva Liberti – che un senatore della repubblica faccia il garantista a Roma approvando leggi a favore di una singola persona e cambi rotta a Ercolano diventando ipergiustizialista. Mi piacerebbe confrontarmi faccia a faccia con Florino a patto, però, che rinunci all’immunità parlamentare». Liberti, dirigente provinciale dei Ds, è stato il secondo eletto nelle liste della Quercia alle ultime Comunali. Nella precedente consiliatura, ha ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio comunale.



IL MATTINO 5 OTTOBRE 2003

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