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la settimana del 15 novembre 2003

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Tir precipita da sopraelevata, muore il conducente

Mugnano. Grave incidente stradale sull’asse mediano, la strada che collega il capoluogo campano ai comuni del comprensorio. Un tir è precipitato da una sopraelevata, finendo sulla strada sottostante e schiacciando una Y10 parcheggiata. Il conducente del camion, Vincenzo Noviello, 48 anni, originario di Mugnano, è morto sul colpo. Illeso il proprietario dell’auto travolta: da pochi minuti era sceso dall’abitacolo dell’autovettura. Il fatto si è verificato mercoledì mattina intorno alle 9, nel tratto compreso tra Afragola e Casalnuovo, a pochi metri dall’uscita per Frattamaggiore. Il tir viaggiava in direzione Casalnuovo quando, secondo una prima ricostruzione, per evitare una Dedra di colore verde, è finito contro il guard-rail sfondandolo e precipitando sulla strada di Carditello. Inutile l’intervento del 118: Noviello è morto pochi minuti dopo l’incidente. Traffico paralizzato per l’intera giornata.



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Tragico incidente: muoiono coniugi, grave la figlia di un anno

Giugliano. Tragico scontro al quadrivio di Ischitella, al confine delle province di Napoli e Caserta tra i comuni di Giugliano e Trentola Ducenta. Un uomo di 31 anni e la moglie di 32 sono morti e la loro figlioletta di un anno è rimasta gravemente ferita in un violento impatto. Erano su una Renault 5: nell’altra auto, una Volkswagen Golf, c’era soltanto il guidatore che ha riportato lievi ferite. Secondo alcune testimonianze una delle due auto – non è stato ancora possibile stabilire quale – non ha rispettato la precedenza e c’è stato il tragico impatto. Rosario Buonocore è morto sul colpo. Anna Pugliese, la moglie, è spirata durante il trasporto in ospedale. La piccina è stata invece ricoverata al Santobono di Napoli, nel reparto di rianimazione: i sanitari le hanno riscontrato gravissime ferite in diverse parti del corpo. I coniugi stavano tornando alla loro abitazione (al corso Campano di Giugliano) dopo aver fatto visita ad alcuni parenti nel Casertano. Sul luogo dell’incidente i carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Trombetti, per i rilievi del caso.


Il boss Mallardo colpito da malore
Giugliano. Il boss Francesco Mallardo è stato colto da un malore. A riferirlo è stato il presidente della sesta sezione nel corso del processo per il sequestro di Gianluca Grimaldi, erede di una nota famiglia di armatori. Nel referto medico si parla di dolori «retrosternale», del tipo «precardiologico». Il padrino è stato trasferito in un centro clinico. Per lui è stato deciso lo stralcio del processo per il sequestro Grimaldi: significa che per “Ciccio ‘e Carlantonio” il procedimento procederà separatamente da quello degli altri coimputati e sarà istruito non appena le condizioni del boss si saranno ristabilite. La latitanza di Mallardo, lo ricordiamo, si concluse lo scorso agosto a Nola, sull’autostrada A 30.


Racket, arrestato l’intermediario della camorra

Sant’Antimo. I carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato un imprenditore edile di Sant’Antimo, Mario Ponticello, di 59 anni, accusato di aver svolto un’attività di intermediazione nell’ambito delle richieste estorsive eseguite dagli affiliati al clan di Giuseppe Puca, detto «’o minorenne». Gli investigatori si sono mossi dopo la denuncia di due fratelli, titolari di una azienda informatica che da poco ha aperto a Melito. Nel corso delle ultime settimane le richieste di denaro per conto dell’organizzazione camorrista si erano fatte sempre più pressanti. I carabinieri, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, avevano arrestato nei giorni scorsi Angelo Puca e Pasquale Iarvarone, sorpresi dopo essersi recati presso l’azienda per sollecitare il pagamento. Si era dunque ricorso all’utilizzazione di Ponticello da parte del clan. Le vittime erano state avvicinate dal 59enne che in maniera più calma, «consigliava» di pagare perché era inevitabile e anche meglio per tutti.


Melito, il racket distrugge un bar
Melito. Le bombe della camorra tornano ad esplodere a Melito. Lunedì scorso il racket ha distrutto il bar «L’angolo del caffè», in via Oleandri. La bomba artigianale ha causato gravi danni all’edificio che ospita la caffetteria. Colpiti anche alcuni palazzi confinanti, in frantumi i vetri di molte abitazioni del circondario. L’ordigno era stato collocato dinanzi alla saracinesca ed è esploso intorno alle 23. Il bar era già stato distrutto da una bomba incendiaria due anni fa. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Giugliano. I militari hanno a lungo ascoltato il proprietario dell’esercizio, Antonio Maisto. L’uomo ha dichiarato di non avere subito alcuna richiesta estorsiva o minacce.



Sant’Antimo, due bombe nel cassonetto dei rifiuti

Sant’Antimo. Due proiettili da mortaio della seconda guerra mondiale sono stati scoperti a Sant’Antimo, in via Sant’Anna. Si tratta di venti chili di una potentissima miscela di tritolo e nitroglicerina. Gli artificieri della questura di Napoli, dopo una prima ispezione degli ordigni, hanno comunicato al magistrato la loro pericolosità per l’alta instabilità del composto esplosivo. Solo dopo un’ora di lavoro, sono stati rimossi e portati via a bordo di uno speciale automezzo. Subito è partita l’indagine per risalire a chi ha abbandonato i due ordigni nel cassonetto. Gli esperti della polizia scientifica hanno lavorato a lungo intorno al contenitore dei rifiuti alla ricerca di eventuali impronte digitali.


Occhiali contraffatti, sequestrata fabbrica a Marano
Marano. Sequestrata centrale del falso a Marano. La fabbrica produceva occhiali contraffatti con il marchio delle più note griffe sul mercato. Gli uomini della Guardia di Finanza di Mondragone sono riusciti a risalire al deposito fuorilegge seguendo le tracce di uno dei tanti rivenditori abusivi. Denunciato il responsabile, 32 anni, di Casoria. I militari hanno sequestrato circa 4mila lenti già pronte. Numerose le marche copiate. In particolare Diesel, Boss, Gucci, Ray Ban, Biblos, Chianel, D&G, Christian Dior, Fendi, Giorgio Armani, Versace, Roberto Cavalli, Valentino, Iceberg, Bulgari e Granfranco Ferrè. Sequestrate inoltre 2500 custodie, 345mila etichette, due punzonatrici e 33 punzoni.


Melito, sequestrato il supermarket dei cosmetici falsi
Melito. Gianfranco Scotta, 29 anni, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Dante per ricettazione e falso su prodotti di cosmesi. L’uomo gestiva un deposito di prodotti cosmetici griffati a Melito, e riforniva parte del mercato ambulante della Pignasecca, nel centro antico di Napoli. Decine i marchi contraffatti: Max Factor, Chanel, Rimmel, Revlon tra i tanti. La polizia ha sequestrato 12 mila confezioni.


Falso dentista ucraino con centinaia di clienti

Sant’Antimo. Aveva una folta clientela, in particolare di immigrati, ma era privo di permesso di soggiorno e laurea. Un ucraino di 30 anni, falso dentista, è stato scoperto e denunciato dalla Guardia di Finanza a Sant’Antimo. Scattata anche l’espulsione. Sulla sua agenda erano annotati gli appuntamenti: oltre 300 prenotazioni.



Tentata rapina, acciuffato 20enne
Mugnano. Carmine Nappo, 20 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano mentre tentava di rapinare un laboratorio fotografico a Mugnano. Sono invece riusciti a far sparire le proprie tracce i complici del giovane (almeno due) attualmente ricercati. La gang era riuscita a portare via una macchina fotografica ed alcuni oggetti in oro. L’intera refurtiva è stata però recuperata e restituita al legittimo proprietario.


Melito, aggredito per motivi di viabilità
Melito. Aggredito e bastonato per motivi di viabilità. Un uomo di 41 anni, D.L., è stato picchiato selvaggiamente con un bastone di legno per un futile diverbio al corso Europa di Melito. A salvarlo dalla violenza di due malviventi sono stati gli agenti del Commissariato di Giugliano, diretti dal vicequestore Alberto Francini. Identificato uno degli aggressori, Carmine Sacco, 30 anni, di Giugliano. In fuga il compagno. D.L. è stato invece accompagnato all’ospedale San Giuliano: i sanitari del pronto soccorso gli hanno riscontrato una ferita alla fronte e un trauma contusivo alla mano sinistra e alla testa, guaribili in 10 giorni.




ABBìABBè – 15 novembre 2003

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