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giovedì, Maggio 2, 2024
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‘Battibaleno’ «Insegnaci a contare i nostri giorni»

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Nella villa comunale di corso Italia, sabato scorso, si è svolta la chiusura dell’oratorio interparrocchiale 2011. Un appuntamento annuale che ha visto impegnati, per due settimane, in attività ludiche e formative, mille tra bambini, ragazzi e giovani. Lo slogan dell’Oratorio estivo 2011 è stato “Battibaleno” «Insegnaci a contare i nostri giorni». Ispirato alla frase del salmo 90, l’oratorio feriale ha voluto offrire un momento di riflessione su un tema sempre attuale e vicino alla vita quotidiana: il tempo. “Il tempo estivo come dono da investire -afferma Don Pietro Napolano vice-parroco della chiesa di San Francesco- In particolare deve diventare un momento di riflessione e di crescita”. “Un’opportunità, secondo l’assessore alla cultura Giovanni Granata, per tutti i cittadini”. Quest’esperienza, infatti, per lo stesso parroco della chiesa di San Francesco, Don Giuseppe Tufo, ha visto protagoniste anche le famiglie, anzi- dice il parroco: “vedo le tre comunità sempre più unite in una comunione di amicizia e fratellanza”. L’oratorio in quest’ottica si è trasformato in un laboratorio dove i ragazzi hanno potuto sperimentare nuovi giochi, canti, attività manuali ed espressive. Non sono mancati momenti di animazione e attraverso il gioco i ragazzi hanno appreso usi e costumi dei popoli soffermandosi sulla vita di personaggi che sono stati portavoce di messaggi di rispetto e tolleranza come Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Karol Wojtyla. Un viaggio, attraverso stati e continenti, dunque, per seicento bambini delle elementari, e duecento delle medie, divisi in cinque nazioni Francia, Spagna, India, Brasile e Stati Uniti d’America. I bambini hanno potuto confrontarsi e sperimentare in un grande laboratorio il lavoro di squadra, un’alternativa alla televisione, alla playstation, alla strada, all’ozio. Il metodo educativo utilizzato è stato quello di Don Bosco: prevenire l’ errore del giovane creando un ambiente allegro e amichevole, con molti divertimenti sani, permettere la nascita di sentimenti di integrazione, rispetto, amicizia. “Esperienze – a quanto suggerito dallo stesso sindaco Francesco Gaudieri- che hanno un’alta finalità sociale e rappresentano un momento di crescita dell’uomo – futuro cittadino”. Il primo cittadino poi ha proclamato la nazione vincitrice di quest’anno. Tra canti, applausi e fuochi d’artificio la Francia vincitrice ha sbandierato il suo stendardo. “Ho vissuto un’esperienza unica, ci dice una delle responsabili subito dopo la vittoria, perché ho imparato che il tempo non è quanto e quando ma come e perché e la risposta è in un battibaleno da cogliere in ogni istante”. E l’ultimo scatto coglie l’armonia di colori che ha abbracciato tutti e a ciascuno ha lasciato una pagina nel racconto della vita.

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