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venerdì, Aprile 26, 2024
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Ludopatia: cos’è e come affrontarla

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Chiamatela sindrome da gioco d’azzardo compulsivo, chiamatela febbre del gioco. Chiamatela come volete. Ma la ludopatia è a tutti gli effetti un disagio, un disturbo, una malattia. Finalmente, dopo tanti anni, se n’è accorto anche lo Stato, che tramite il Decreto Balduzzi ha inserito la ludopatia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Ma che cos’è, in dettaglio, questa piaga sociale che si sta diffondendo sempre di più? E come è possibile affrontarla ed eventualmente tentare di batterla?

In Italia, secondo le ultime stime, sarebbero circa un milione le persone che soffrono di ludopatia, il 20% delle quali in forma molto grave. Per spiegare, semplificando, questo concetto, possiamo assimilarlo all’alcolismo, o al tabagismo: si tratta dunque di un impulso che agisce a livello neuronale, e che porta chi ne è affetto a non poter fare a meno di qualcosa. Nel caso in questione, chi soffre di gioco d’azzardo compulsivo non riesce a staccarsi dai giochi a pagamento, nemmeno – e anzi a maggior ragione – quando sta perdendo anche molti soldi.

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In Italia, è l’AAMS a occuparsi di tutto ciò che ruota attorno ai giochi a pagamento. L’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato è ben conscia dei rischi annessi alla ludopatia, tanto che obbliga i concessionari dei giochi ad avvertire i giocatori tramite slogan e tramite la campagna di gioco responsabile che coinvolge direttamente chiunque offra qualsiasi tipo di gioco d’azzardo. Purtroppo, però, questo non sempre è sufficiente.

La ludopatia è una malattia subdola: spesso chi ne è affetto non riesce a riconoscere di avere un problema. Non a caso sarebbe soltanto circa l’1% dei ludopati ad essere attualmente in cura nei centri specializzati per le dipendenze. Eppure ci sono diversi modi per evitare di incappare nel vortice autodistruttivo del gioco d’azzardo compulsivo.

Il modo migliore è darsi dei limiti. Posto che giocare, in sé, non è un’attività da condannare a priori, occorre farlo nel modo giusto. Stabilire una somma settimanale da dedicare ai giochi a pagamento è una buona maniera per non sforare dal budget fissato: questo vale tanto per i giochi online, quanto per i classici giochi ‘terrestri’.

I giochi online, però, hanno anche un altro vantaggio. Spesso infatti si può giocare anche senza dover pagare, e si può anche vincere. Un esempio su tutti è il poker online; infatti si può giocare a poker senza depositare, semplicemente per svago, oppure partecipando ai tornei freeroll, che sono eventi che, senza avere nessun costo di iscrizione, mettono in palio piccoli premi, anche in denaro. L’importante, in ogni caso, è ascoltare un ben noto slogan: giocare senza esagerare.

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