E’ emergenza sanitaria a Giugliano. Sacchetti abbandonati sul ciglio della strada o ai margini delle tante terre incolte presenti nel territorio giuglianese. Nel fine settimana la spazzatura non è stata raccolta e in strada sono comparse piccole e grosse discariche. Percorrendo le strade del centro ma soprattutto quelle delle periferie è possibile vedere di nuovo i cumuli di sacchetti dell’immondizia giacenti per giorni sul manto stradale. La situazione più critica è sicuramente quella delle periferie. La situazione sta peggiorando anche nel centro cittadino, dove l’immondizia non viene raccolta più tutti i giorni, a scapito della scarsa igiene delle strade. In via Camposcino e via Sant’Anna ci sono piccole discariche a cielo aperto. Sono in condizioni disastrate quasi tutti i marciapiedi della città per i quali il Comune aveva finanziato il recupero e che oggi appaiono nelle stesse identiche condizioni del post emergenza a causa dell’utilizzo del bobcat per la raccolta dei sacchetti. Fuochi in lontananza e nuvole nere. A guardare la Circumvallazione esterna, nelle zona
comprese tra Giugliano e Villaricca e
tra Giugliano e Melito, sembrava
quasi di essere su un territorio di
guerra. Certo molti rifiuti sono lì, a
terra. Altro è decidere di disfarsene
dando fuoco a sacchetti, lamiere,
pezzi di amianto e quant’altro. E’
accaduto di nuovo. L’avvicendamento delle ditte che si
occupano della raccolta a Giugliano
ha sollevato non poche polemiche.
Le proteste dei cittadini, tra web e
social network sono corredate di
numerose immagini che ritraggono
cumuli di spazzatura dati alle fiamme. E qualcuno colpevolizza la
nuova ditta che ha lasciato
“a terra”
i sacchetti. Dall’altra parte la risposta
è secca e incontestabile.
“Nessuno ha
la bacchetta magica”
viene comunicato dalla dirigenza del settore emergenza Ambiente, rifiuti, bonifiche e
roghi tossici. Le nuove ditte sono al
lavoro, ma ci vorrà naturalmente
qualche giorno per registrarsi e incardinarsi con il ritmo di raccolta di cui
Giugliano, la terza città della regione,
ha bisogno. Si procederà per step e il
primo sarà un piano di rientro per
uscire dall’emergenza. Quello che si
sta vivendo a Giugliano è un momento di transizione dalla vecchia ditta
alla nuova impresa. A breve tutto si
stabilizzerà e la raccolta avverrà con
ritmo regolare
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