23.2 C
Napoli
giovedì, Luglio 4, 2024
PUBBLICITÀ

Villaricca e Marano. Colpo in gioielleria: arrestate 4 persone

PUBBLICITÀ

I primi tre arresti risalgono al 30 gennaio scorso. Anna Carandente Sicco di 38 anni di Marano, Maria Palumbo 27 anni di Mugnano e Ciro Dalizzo 34 anni di Portico di Caserta: furono accusati di aver messo a segno una rapina alla gioielleria “Momenti d’oro” di Macerata Campania, nel Casertano, lo scorso 20 novembre. Poi le indagini proseguirono per individuare gli altri componenti della banda e ieri mattina, all’alba, il blitz dei carabinieri che ha portato in manette altre 4 persone. Un’operazione, quella dei militari, realizzata con l’ausilio di diversi uomini e mezzi, tra cui anche un elicottero, che ha sorvolato il territorio di Qualiano, Villaricca e Marano. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno fatto irruzione in un autolavaggio di Via della Libertà tra Qualiano e Villaricca. In manette sono finiti Gennaro De Felice di Villaricca, nipote del boss Guido Abbinante (che ha sposato la sorella del padre) Fortunato Scotti, Paride De Rosa anche loro di Villaricca e Mariano Speranza di Marano.
L’operazione è stata eseguita dai carabinieri di Macerata Campania, guidata dal maresciallo Baldassarre Nero con l’ausilio di circa 50 uomini. Gli arrestati, sono tutti coinvolti a vario titolo, nella rapina avvenuta il 20 novembre scorso nella gioielleria di Macerata Campania, il cui bottino fu di circa 300mila euro. Gli investigatori hanno ricostruito le fasi del colpo, analizzando anche le immagini del circuito di videosorveglianza: in quattro, di cui due a volto coperto, la sera del 20 novembre si introdussero nella gioielleria e minacciarono con una pistola la titolare, Silvana Di Matteo, legandola ad una sedia con del nastro adesivo. La banda ebbe tutti il tempo per trafugare i gioielli e ripulire la cassaforte. In seguito alla rapina, i carabinieri rintracciarono la Mercedes utilizzata per effettuare il colpo, denunciata di rapina poco prima a Marcianise, da Ciro Dalizzo e Maria Palumbo, ma dal loro racconto, emersero delle incongruenze, che hanno portato i militari a sospettare anche di loro due. Per gli inquirenti si sarebbe trattato di una finta rapina quella della Mercedes di Dalizzo e Palumbo, facendo cadere su di loro molti sospetti, fino a portare i carabinieri sulla pista che ha portato all’arresto degli altri componenti della banda. Dalizzo e Palumbo, avrebbero svolto il ruolo di basisti. Nelle prossime ore, si terrà l’udienza di convalida del fermo per gli altri 4 arrestati.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Arresti per sfruttamento della prostituzione, blitz anche a Napoli

Una vasta operazione della Polizia di Stato per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione si è conclusa...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ