ROMA. Fatto il rimpasto. Il segretario dell’Udc Marco Follini e il suo compagno di partito Mario Baccini entrano nel governo. I due neoministri, senza portafoglio, hanno giurato stasera al Quirinale. L’annuncio lo aveva dato Silvio Berlusconi in persona, stamattina, entrando alla Camera per una riunione con i giovani di Forza Italia. Alla domanda sui nomi dei nuovi ministri il premier aveva confermato i nomi di Follini e Baccini che circolavano da giorni: “E’ ovvio”, aveva detto il premier. Il posto di vicepremier andrà a Follini, mentre Baccini (oggi sottosegretario agli Esteri, votatissimo alle ultime elezioni europee) sarà promosso al ministero della Funzione Pubblica lasciato libero da Luigi Mazzella che si è dimesso. Berlusconi ha detto anche che entro 10/15 giorni saranno nominati i sottosegretari mancanti.
Ironica la reazione di Gerardo Bianco, della Margherita: “Hanno concretizzato lo slogan elettorale dell’Udc, io c’entro; in questo caso declinato al plurale, noi c’entriamo”. Molto critico un altro esponente dell’opposizione, Franco Giordano, capogruppo di Rifondazione: “E’ singolare – afferma – che la crisi del governo venga risolta apparentemente fuori da una limpida discussione parlamentare. Noi chiediamo che venga formalizzata la crisi”.
Piero Fassino, segretario dei Ds, commentando le ultime prese di posizione del premier Berlusconi, ha detto:”Non credo che le nomine di Baccini e di Follini appassionino gli italiani e meno che meno la riforma elettorale. I problemi veri degli italiani – sottolinea Fassino – sono l’economia che non cresce, il lavoro che diventa sempre più precario, i redditi che valgono di meno e i servizi sociali, come gli asili, che non ci sono. Questi sono i problemi degli italiani e bisognerebbe che il governo si occupasse di questo – ribadisce il leader della Quercia – il rimpasto non è argomento di discussione delle famiglie”. Soddisfatta invece la Lega. Calderoli è “lieto” che siano state accolte le richieste dei “nordisti” per un coinvolgimento diretto di Follini nella compagine.
