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martedì, Aprile 30, 2024
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Marano. Giardino dei Ciliegi: depositate le somme necessarie per gli espropri

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L’ente di Corso Umberto I ha depositato presso la Ragioneria Territoriale dello Stato di Napoli, la somma di 421.660 Euro per gli espropri dei terreni per la realizzazione di un centro sportivo polifunzionale denominato “Giardino dei Ciligi”. La vicenda segna un passo avanti nell’intricata questione che ha avuto inizio circa 12 anni fa, più volte approdata in consiglio comunale, il cui piano è passato al vaglio dell’assise cittadina il 26 giugno scorso. Le opposizione, in particolare il PD e quella parte di ex alleati del sindaco Liccardo, che ora siede tra i banchi della minoranza, hanno fortemente osteggiato il piano. «Meglio 10mila metri quadri di parcheggi e verde attrezzati che un ‘opera il cui costo rappresenterebbe un esborso esagerato ed inspiegabile per le casse del comune» così, i consiglieri democratici più Abbatiello e Passariello sostennero in un intervento pubblicato su InterNapoli.it, il 25 giugno scorso. Il provvedimento, lo ricordiamo, passò in consiglio con un voto trasversale, tra cui quello dell’ex sindaco Mauro Bertini.

Fu proprio Bertini nel 2006, ha sottoscrivere una convenzione della durata di 25 anni con la società cooperativa Giardino dei Ciliegi, ma negli anni a seguire, le amministrazioni che si sono succedute, no hanno mai favorito la prosecuzione dell’opera. La società in questione, avrebbe dovuto realizzare una struttura polivalente, consistente in due vasche natatorie, una di dimensioni olimpiche idonea per le manifestazioni agonistiche di livello nazionale e internazionale e una di dimensioni più contenute, una palestra, centro benessere, bar-ristorante, area ritrovo per anziani, spazio giochi per bambini, parcheggio a ridosso di Corso Umberto, in Via Che Guevara.

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In questi 12 anni, le cose sono cambiate, soprattutto sotto l’aspetto economico, aldilà della nomina di un commissaria ad acta, il quale è intervenuto per dirimere la questione, l’Ente avrebbe subito un danno non di poco conto, poiché i costi iniziali previsti, lievitarono dai 2.765.000 euro iniziali ai 4.270.000, avallati dall’ex dirigente del settore tecnico, l’arch. Agostino Di Lorenzo. Con un successivo atto della dott.ssa Brunella Asfaldo, l’atto fu ritirato, scongiurando un aumento così esorbitante, ma non si può non tenere conto che sulla cifra iniziale, dovranno essere rivalutati gli incrementi ISTAT.

La questione degli espropri è comunque tutt’altro che risolta, poiché i proprietari dei terreni, non hanno accettato la somma proposta dall’Ente ed hanno nominato un ingegnere di fiducia, per una valutazione – a loro avviso – più realistica. Dopo aver depositato la somma di 421.660 euro presso la Ragioneria Territoriale dello Stato, infatti, il commissaria ad acta ha rinviato a successivo provvedimento, l’emissione del decreto di esproprio per l’acquisizione definitiva degli immobili.

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