«Siamo impegnati e mobilitati per consentire cure e assistenza al piccolo Giuseppe, affetto da gravi patologie dopo il drammatico incidente subito nel 2014 e per il quale i genitori hanno chiesto il riconoscimento e l’attivazione di un servizio domiciliare h.24 dopo le dimissioni dall’ospedale Bambino Gesù di Roma». Lo scrive in un post su Facebook il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riferendosi alla vicenda del bambino dimesso dalla struttura ospedaliera romana. «L’Asl Napoli 2, in sinergia con l’ospedale Santobono e i competenti uffici regionali – aggiunge De Luca – in considerazione anche dello stato di salute della mamma di Giuseppe, predisporranno in via eccezionale l’assistenza richiesta».
Giuseppe aveva quattro anni quando nell’agosto 2014 venne investito in Viale Unità d’Italia a Formia. Un attimo, una tragedia che diciotto mesi dopo, come riportato da teleclubitalia.it, si rinnova in tutta la sua drammaticità.
A seguito dell’incidente il piccolo Giuseppe fu portato prima all’ospedale Dono Svizzero e poi, dopo il trasferimento al Policlinico Gemelli, in una struttura specializzata a Palidoro.
Da allora, diciotto mesi dopo, la famiglia di Giuseppe, una coppia di stimati professionisti di Giugliano, vive l’ulteriore tragedia di vedere il proprio figlio sopravvivere grazie a delle macchine, dopo averlo già visto subire una serie operazioni in conseguenza del doppio arresto cardiaco che gli provocò gravi danni cerebrali. Una sofferenza continua soprattutto per la difficoltà di stargli fisicamente vicino considerata la distanza tra Giugliano e Palidoro e che i genitori, attraverso i propri legali, hanno fatto arrivare alla Asl Napoli 2, in sostanza chiedendo, senza avere ancora ottenuto risposta, di poter assistere il bimbo nella propria abitazione. Una richiesta legittima e che aiuterebbe la coppia, dopo tanta sofferenza oggi “in attesa”, a stare vicino al proprio sfortunato bambino.
