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giovedì, Maggio 2, 2024
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HASHISH ED EROINA NELLE BARE, SGOMINATA LA GANG
Diciassette arresti. In manette trasportatori di Calvizzano e Mugnano
Operazione «Terra bruciata». A Qualiano autosalone compiacente

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CALVIZZANO. Macabri, oltre che criminali. Nascondevano la droga nelle casse da morto e nei carri funebri, per eludere i controlli e portare i carichi dalla Spagna sino a Napoli: da qui gli stupefacenti – eroina, hashish, marijuana ed ecstasy – venivano rivenduti in Molise, in Umbria e in Calabria a costi triplicati. E’ quanto emerso dalla vasta operazione antidroga denominata “Terra bruciata” e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Isernia nei confronti di una organizzazione con base logistica nel capoluogo partenopeo, e con ramificazioni a Qualiano, Calvizzano e Mugnano. I militari hanno eseguito 17 delle 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Dda di Napoli, dopo che l’inizio dell’inchiesta era stato coordinato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, porto abusivo di armi ed estorsione.



GLI ARRESTI. Il blitz è scattato alle 23 di martedì, con l’impiego di 200 militari dell’Arma, tra Isernia, Napoli, Caserta, Savona, Modena e Verona, diversi elicotteri provenienti da Pontecagnano, nel Salernitano, cinque cani antidroga e 27 mezzi, ed è terminato alle 6 di mercoledì mattina. In manette sono finiti: Giuseppe Crispino, 50 anni, di Calvizzano; Antonio Crispino, 24, di Calvizzano; Giuseppe Guarino, 28, di Calvizzano; Francesco De Luca, 48, di Napoli; Stefano Di Nardo, 41, della provincia di Napoli; Eugenio Guaglione, 32, di Qualiano; Pietro Cipriani, 31, della provincia di Napoli; Ferdinando Fenicia, 23, di Mugnano; Francesco Fenicia, 26, di Mugnano; Enrico Fenicia, 27, di Mugnano; Alfredo Lamberti, 45, della provincia di Napoli; Cosimo Mancini, 24, di Vairano Patenora (Caserta); Roberto De Burra, 32, della provincia di Caserta; Severino Corricelli, 25, di Vairano Patenora; Luciano Spensierato, 26, di Napoli; Diego Angelone, 21, della provincia di Caserta; Gerardo Cante, 34 anni, della provincia di Napoli.

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L’AUTOSALONE DI QUALIANO. Sono sei le persone ancora latitanti. Per trasportare la droga – hanno riferito i carabinieri nel corso di una conferenza stampa – l’organizzazione si serviva anche di auto cisterne e bisarche con vetture incidentate o usate. Individuato a Qualiano anche l’autosalone – la Pegolf Auto Sas – che forniva i mezzi: è stato per questo sequestrato con tutte le auto in esposizione, per un valore di 500 mila euro, e il titolare, Eugenio Guaglione, arrestato. Un ruolo chiave, secondo la ricostruzione degli inquirenti, lo avevano i cosiddetti “trasportatori”. Si tratta di quattro persone, tutti napoletani: Gerardo Cante, Alfredo Lamberti, Stefano Di Nardo e un quarto tuttora latitante, R. C. Secondo quanto accertato dagli investigatoti, assicuravano l’arrivo della droga a destinazione, sempre muniti di armi.



LINGUAGGIO IN CODICE. Particolarmente complesso il linguaggio in codice utilizzato tra gli indagati per evitare di essere compresi da persone esterne. Per gli inquirenti è stato particolarmente difficile decifrare le telefonate intercettate e trascritte. L’indagine, infatti, è stata lunga e articolata. A tradire l’organizzazione è stato un pusher di Isernia arrestato tre anni fa per detenzione di droga a fini di spaccio. Sul conto del giovane i carabinieri della locale stazione avevano avviato una serie di accertamenti riuscendo successivamente ad arrivare al cuore dell’organizzazione.

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