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venerdì, Aprile 26, 2024
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SCOMPARSE A VENEZIA, ERANO IN VACANZA A…MELITO.

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Erano state anche a Giugliano


Baci, abbracci e qualche lacrima di commozione. Si è conclusa così, all’aeroporto di Capodichino, l’avventura di Yina Fisicaro e Veronica Scarpa, le due amiche veneziane, di 15 e 16 anni, fuggite di casa il 13 agosto scorso. Le due intraprendenti ragazze ieri pomeriggio, alle 17,05, sono ripartite in aereo alla volta di Venezia, stavolta in compagnia delle rispettive mamme.
All’aeroporto le due adolescenti sono arrivate accompagnate dai loro amici di Giugliano con le loro famiglie, da cui sono state ospitate per alcuni giorni, e che l’altro ieri hanno avvertito i genitori di Veronica. Madri e figlie si sono incontrate ieri mattina, in commissariato. Qui, il dottor Francini, dirigente del locale commissariato di Polizia ha riconsegnato le ragazze alle due donne precipitatesi a Giugliano. L’incontro è stato teso e difficile. Le ragazze, hanno inizialmente respinto le madri. Non volevano tornare a casa. Volevano continuare la loro vacanza in giro per l’Italia. Erano stufe delle troppe regole fissate dai genitori, ai quali rimproverano «un’eccessiva rigidità», di essere addirittura «repressivi», di «controllarle troppo e di non lasciarle uscire».
Le ragazze, che già da alcuni giorni erano cercate in Campania, sono state rintracciate l’altro ieri sera a Melito. Passeggiavano tranquillamente lungo via Roma, il corso principale della cittadina, con i due amici di Giugliano. A trovarle una volante del commissariato di Giugliano, una delle tante sguinzagliate in giro dopo che la madre di uno dei due ragazzi aveva dato l’allarme al 113. La donna, Annamaria Civilletti, non aveva bevuto la storia raccaontata da Yina e Veronica, quella delle due ragazze in vacanza da sole. Aveva trovato sospetto che due ragazzine di quell’età se ne andassero in giro da sole e chiedessero ospitalità a persone conosciute da poco. Aveva, quindi, approfittato del fatto che le ragazzine fossero uscite in compagnia del figlio e del nipote per cercare nei loro bagagli qualcosa che le permettesse di mettersi in contatto con le famiglie.
A insospettire la solerte madre anche la somiglianza delle due ragazze con le foto delle veneziane scomparse pubblicate quel giorno stesso – martedì – sul Mattino, nonostante le ragazzine avessero cambiato pettinatura.
La donna, trovati i documenti di Veronica, era quindi riuscita a procurarsi il numero di casa della ragazza. All’apparecchio le aveva risposto proprio la madre di Veronica, Caterina Scarpa, alla quale la donna aveva chiesto della figlia e se questa fosse in vacanza. Scoperta la verità, aveva quindi avvisato la polizia, indicando anche dove si trovassero i quattro ragazzi in quel momento.
Dal commissariato avevano quindi immediatamente avviato le ricerche. Le due ragazze sono state rintracciate poco dopo la mezzanotte. Ieri mattina, alle 7, le madri di Yina e Veronica sono partite in aereo da Venezia e poco dopo le 9 erano negli uffici del commissariato. Di qui, madri e figlie sono uscite insieme passato da poco mezzogiorno, e hanno trascorso le ore che le separavano dalla partenza verso casa ospiti della famiglia Civiletti.
Yina e Veronica erano intenzionate a continuare ancora un po’ nel loro girovagare. Agli amici che le ospitavano avevano annunciato che il 26 agosto sarebbero partite per la Sicilia. A Giugliano erano arrivate lunedì sera. Nei giorni precedenti erano state ad Avellino, presso altri amici, e prima ancora erano state a Napoli, dove avevano alloggiato presso un hotel di via Duomo.

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ANTONIO POZIELLO – Il Mattino 22 agosto 2002

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