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venerdì, Aprile 26, 2024
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Omicidio di Vincenzo Ruggiero, spuntano i complici. La trans Heven Grimaldi convocata dagli investigatori: ‘Non dice tutto’

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Sono troppe le cose che non quadrano nel macabro delitto dello sfortunato Vincenzo Ruggiero. Per questo motivo gli investigatori sono nuovamente pronti ad ascoltare la trans Heven Grimaldi. È staro il suo fidanzato Ciro Guarente ad uccidere il 25enne. Gli investigatori sono convinti però che Ciro non abbia agito da solo, bensì che sia stato aiutato da qualche complice: per questo motivo si presuppone che la trans possa sapere più cosa di quanto invece abbia detto e scritto su Facebook.

Per tale motivo sono stati disposti sopralluoghi tecnici nell’abitazione ad Aversa dove si è consumata la tragedia. Qui sono sorti i primi dubbi: come è possibile che Heven Grimaldi -tornata da una vacanza a Bari- non si sia accorta di nulla? Vincenzo è stato ucciso e fatto a pezzi. Ciro inoltre ha usato l’acido cloridrico e una motosega per fare a pezzi il corpo. L’unica cosa che l’ex convivente di Ciro ha notato invece è stata solo un asciugamani bagnato. Ciro è stato capace forse di pulire tutte le macchie di sangue del macabro delitto? E se fosse vero che avrebbe usato dell’acido cloridrico, come mai Heven non ha sentito l’olezzo? Difficilmente l’olezzo può scomparire in soli due giorni se dell’acido cloridrico è stato usato in una casa, quindi significa che la mutilazione del corpo di Enzo Ruggiero sia avvenuta altrove e quindi nel garage di Ponticelli dove l’assassino stava cercando di sotterrarlo e dove sono stati trovati i resti del corpo. A questo punto viene da pensare che, vista la statura di Vincenz0 Ruggiero ( un metro e ottantaquattro centimetri), nella casa di Aversa forse è avvenuto solo il taglio della testa e del braccio sinistro per farlo entrare in una valigia? E se fosse così è possibile che Heven non si sia accorta del sangue?

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Dovrà spiegare tutto questo agli inquirenti, come dovrà anche spiegare molte altre cose, a partire dal messaggio inviato sul cellulare di Ciro Guarente, quando quest’ultimo era in caserma e già aveva compiuto l’insano gesto: “Mi hai mentito fino alla fine”.

Se allora la mutilazione del corpo della vittima è avvenuta nel garage di Ponticelli, qualcuno ha aiutato Ciro. Per questo motivo si cercano i complici.
Gli investigatori effettueranno altri sopralluoghi per cercare le tracce nell’abitazione di via Boccaccio ad Aversa.
Nella giornata di ieri la Procura di Napoli Nord ha nominato il consulente legale che effettuerà gli esami sul corpo della vittima, attualmente conservato al policlinico universitario Federico II di Napoli.

Si tratta del medico Antonio Palmieri, diventato famoso per aver curato il caso di Mohamed Khaira Cisse, l’africano ucciso nel 2003 da un carabiniere a Napoli. Ma il difensore di parte della famiglia di Vincenzo, Luca Cerchia, non esclude la nomina di consulenti

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