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sabato, Aprile 27, 2024
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ORRORE SENZA FINE. Il corpo di Vincenzo fatto a pezzi col motosega, la testa è scomparsa

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Ha cosparso il cadavere di acido cloridrico e lo ha fatto a pezzi. Poi, ha tentato di cementificare i resti in un buco del pavimento del corridoio di un autolavaggio abusivo, situato nel garage di una palazzina popolare in via Scarpetta, a un passo da via Argine a Ponticelli. Ciro Guarente, dipendente civile della Marina Militare, voleva far sparire per sempre i resti di colui che reputava un rivale in amore: Vincenzo Ruggiero, ragazzo di 25 anni, residente a Parete ma fuggito dalla famiglia per vivere la sua condizione in piena libertà. A casa della trans Heven Grimaldi in via Boccaccio ad Aversa, il 7 luglio, Vincenzo ha trovato però la morte per mano di Ciro, compagno di Heven, geloso marcio della loro convivenza. Dopo 23 giorni di ricerche disperate Ciro è stato arrestato e messo sotto torchio per 12 ore. Solo in seguito, all’alba del 28 luglio, ha confessato.
Non senza raccontare bugie sull’occultamento del corpo della vittima. Ieri, i carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno ritrovato i resti di un uomo che potrebbero essere riconducibili a Vincenzo. Non hanno creduto, sin da subito, alla «storiella» della dispersione in mare del cadavere raccontata dall’assassino in lacrime nella saletta al primo piano del reparto territoriale normanno.
La conseguenza logica dell’occultamento in mare a Licola sarebbe stata fin troppo scontata: le onde avrebbero fatto riaffiorare il corpo dopo qualche giorno. Inutili le ricerche diramante in tutta la Campania ieri. Il cadavere di Vincenzo era lì, sulla terra ferma in via Scarpetta, dove vivono alcuni parenti di Ciro, a due passi da un bar che ha ospitato numerosi summit di camorra e dove venne ferito il figlio di un boss che diede inizio alla faida. Le indagini del sostituto procuratore Vittoria Petronella con il coordinamento del procuratore Francesco Greco di Napoli nord hanno diretto gli inquirenti a Ponticelli. «Inchiesta tecnica», precisano dalla Procura. Non c’è stata alcuna confessione da parte dell’assassino che ha mentito fino alla fine. Non c’è stato nemmeno alcun testimone che ha bussato alla porta dei carabinieri.

Ma l’efferatezza del delitto non finisce qui. Il corpo è stato trovato senza testa, che al momento non si sa dove sia stata buttata.
Ciro Guarente avrebbe
usato una motosega per tagliare in due il corpo di Enzo probabilmente dopo averlo colpito alla testa con qualche mazza. Ma senza la testa e con le
condizioni dei resti così come trovati sarà difficile
stabilire anche con l’autopsia come è stato ucciso Enzo. L’ipotesi più probabile e che appunto il
ragazzo sia stato assalito da Ciro mentre è entrato in casa. Un colpo violento alla testa per tramortirlo e poi completare il macabro mutilamento del
corpo con una motosega e con l’acido cloridrico. Dopo ha messo i resti del corpo di Enzo in una valigia ma siccome non c’entrava tutto gli ha tagliato la
testa e il braccio sinistro e lo ha messo nella seconda valigia (quella meno pesante che si vede trasportare nel filmato
diffuso dai carabinieri) insieme
con gli effetti personali di Enzo. Voleva simulare un allontanamento volontario, poi è crollato davanti alle evidenze. Ma ha raccontato un mare di bugie,
come quel mare di Licola in cui ha detto in un primo momento di aver disperso il corpo di Enzo, Ma li probabilmente ha lanciato la seconda valigia con
la testa, il braccio e gli effetti di Enzo. Era tutto premeditato perché gli investigatori hanno anche scoperto che Ciro Guarente la sera prima dell’omicidio
e della scomparsa di Enzo Ruggiero, ovvero il 7 luglio aveva affittato
per tutto il mese di luglio a 50 euro il garage a Ponticelli dove sono stati ritrovati i
resti del corpo di Enzo. Al proprietario aveva detto che doveva mettere la sua auto. Li con l’auto ci è arrivato ma con una valigia dove c’erano i resti
mutilati del corpo di Enzo Ruggiero e che ha cercato di sotterrare. Avrebbe voluto far sparire per sempre le prove di quell’orrendo delitto. Ma non ci è
riuscito perché è stato scoperto.

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