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mercoledì, Maggio 1, 2024
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«RISOLVEREMO LA CRISI INTERNA ALLA MAGGIORANZA»

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Insediatasi il 27 maggio 2003, l’amministrazione retta dal sindaco Francesco Tagliatatela è sempre stata oggetto di contese, mozioni di sfiducia e disagi amministrativi. Trascorsi tre anni, sembra, però, che non sia ancora passato il tempo dei conflitti di maggioranza e delle “corse” ai consigli comunali più volte disertati dallo stesso centro sinistra. Tutto ciò può portare ad un’empasse amministrativa che rischia di creare una condizione di ingovernabilità, in un momento gia’ difficile per Giugliano, a causa dei problemi legati all’emergenza criminalità, in cui la città è piombata negli ultimi tempi. Al sindaco Taglialatela abbiamo rivolto alcune domande.

Da aprile scorso assistiamo alla frenetica corsa per il quasi mai raggiunto “numero legale” in consiglio comunale. La mancata compattezza, le prese di distanza prima del Prc poi dell’Udeur, vedi approvazione del bilancio, fino alla dichiarazione dei Ds «scusateci, abbiamo sbagliato sindaco»: cosa sta accadendo?
Ritengo possibile ricondurre l’affermazione dei Ds ad una scelta strategica di partito. C’è stata una presa di posizione da parte del responsabile della segreteria cittadina che è l’artefice di questa affermazione, credo supportato da informazioni ricevute in consiglio direttivo del partito. Se non ricordo male il segretario si è poi dimesso, forse perché incapace di reggere tale responsabilità politica. In ogni caso devo, sicuramente, prendere atto di questa grave situazione, di questa difficoltà a metabolizzare indirizzi dati dal legislatore con la legge sull’elezione diretta del sindaco e sulla separazione netta, anticipata da norme precedenti, tra la gestione e la programmazione delle attività amministrative. Sono difficoltà che vengono fuori in maniera molto forte, significativa, all’indomani della tornata elettorale, politica, che si è avuta nel 2006 e che fa ritrovare l’amministrazione in questa situazione difficile ma che comunque mi auguro di sbloccare per quanto concerne il rapporto: forze politiche-giunta-sindaco. È evidente la difficoltà a far si che i partiti politici che hanno sostenuto la mia elezione abbiano una rappresentanza in giunta in maniera tale da poter permettere che tutte le azioni programmatiche, strategiche, che le forze politiche elaborano al loro interno possano esser fatte fruttare da parte di rappresentanti diretti all’interno del quadro della giunta comunale.

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In ogni caso resta questa divisione interna, in maggioranza, che crea non pochi disagi ed una indubbia ingovernabilità…mi riferisco, tra gli altri, all’ iter seguito per l’approvazione del bilancio.
Mi sono fatto carico delle responsabilità che ho assunto e cerco di dare risposte ai problemi interni alla coalizione e al rapporto tra coalizione ed amministrazione. Nel caso dell’approvazione del bilancio cercai di definire una possibile concertazione, impegno che cerco di mantenere.

Ma cosa spinge questa maggioranza a perseverare in un atteggiamento quasi di “dispetto” nei suoi confronti, a questa forte azione di contrasto?
C’è una divergenza su alcune questioni, provvedimenti da deliberare e sostanziare dal punto di vista amministrativo. Vorrei cercare di dare risposte, risolvere i problemi interni alla maggioranza, definire questa situazione non semplice. È chiaro che condizioni diverse garantirebbero maggior governabilità, mentre ora bisogna sempre cercare di calibrare con molta attenzione.

Lei non crede che l’ingovernabilità da lei stesso citata sia rischiosa in un momento così delicato per la città di Giugliano, dopo l’escalation di violenza criminale?
Sicuramente. Esorto per tanto tutte le forze che cerco di mettere in campo, ad una partecipazione più diretta, a fornire un contributo attivo alle iniziative politico- amministrative.

Sempre per quanto concerne il problema criminalità, nel ’99 venne istituito il Tribunale Metropolitano. Nel 2003 arrivò il parere positivo del governo per il project financing. Quali passi avanti sono stati fatti a tal proposito?
L’amministrazione ha fatto i suoi passi, ora si aspetta la “posta finanziaria” di competenza del ministero della giustizia: si tratta di circa 19 milioni di euro. L’amministrazione comunale ha fatto tutti gli atti per garantire la realizzazione del progetto. Mi auguro che il governo si faccia carico di questa grossa responsabilità civile oltre che giudiziaria, dal momento che si tratta di una metastruttura necessaria per la crescita socio-culturale della città.

Ma tra i provvedimenti imminenti per fronteggiare il problema criminalità?
È illuminante, a tal proposito il corteo della scorsa settimana. Meno cemento, nel senso di meno strutture che assorbono forze dell’ordine in attività non di diretta azione di contrasto. Serve l’impegno diretto, per strada. Chi oggi deve garantire anche la percezione della sicurezza urbana sono proprio le forze dell’ordine.

La chiusura del centro storico ha suscitato molte polemiche. Alla fine di settembre c’è stata la serrata dei commercianti, per protestare contro il progetto della Ztl (zona a traffico limitato). A che punto siete?
Per ora siamo in via sperimentale aspettando che, in via definitiva, questo esperimento si riveli significativo per il prosieguo della zona a traffico limitato nelle aree che abbiamo individuato: C.so Campano da via M.Coppola a via cumana e via Roma da Piazza Gramsci per tutta la sua estensione. Sono le zone centrali e quelle con più esercizi commerciali e sono le zone più significative per il valore collettivo, per significato storico.

Si parla di mettere in discussione i lavori per la costruzione del nuovo lotto al centro commerciale. C’è chi ne paventa la sospensione. Come si muoverà l’amministrazione?

È stata presentata da parte della società una richiesta di variante al piano regolatore generale, così come previsto dalle norme di attuazione del piano commerciale fatto ai sensi della L.R. 1/2000 . Dopo aver fatto questa richiesta hanno avanzato una proposta che l’amministrazione sta valutando.
Sicuramente bisogna tenere conto di tutta una serie di questioni legate anche agli assi viari e al peso che un tale carico commerciale scarica sulla cittadinanza stessa. Le considerazioni sono varie, c’è un orientamento critico nei riguardi dell’approccio alla questione commerciale. Credo che una valutazione debba essere fatta serenamente a distanza di tempo; il giudizio deve inglobare anche il problema occupazionale. C’è anche una bolla di offerta commerciale con competitività, prezzi, la creazione di un microclima dotato di infrastrutture, di servizi. Bisogna valutare nel tempo il contraccolpo di questo rigonfiamento dell’offerta in quella zona della città, con quelle caratteristiche, con quella proporzione e le attività commerciali. Io ho un certo scetticismo nei riguardi di queste megastrutture, anche dal punto di vista architettonico. Non si è creato un centro con una identità cittadina, ma solo scatole aggregate. Anche se comunque è in progetto un centro benessere, attività sportive, oltre al maxi cinema.

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