E’ bastata perdere una partita per demoralizzare parte del popolo azzurro che ha ripreso a criticare squadra e società. All’indomani della sconfitta contro il Manchester City in giro per la città, riecheggia la solita storiella della “coperta corta”, che “Sarri è un innovatore ma gioca sempre con gli stessi”, che “De Laurentiis non spende” e altre storielle varie. La realtà, però, è ben diversa, perché il Napoli nonostante la sconfitta è riuscito a tenere testa a quella che forse in questo momento è la squadra più forte in Europa, insieme al Paris Saint Germain.
Il Napoli certamente è una grandissima squadra che è meritatamente prima in campionato ma stenta in Europa non perché i calciatori d’improvviso diventino brocchi ma forse perché mai come quest’anno l’impegno è stato decisamente preso sotto gamba.
La qualificazione è stata complicata nella prima giornata contro lo Shaktar visto che gli azzurri in Ucraina hanno disputato forse la peggior partita dell’era Sarri, non certamente contro gli uomini di Guardiola ma ormai è risaputo che il campionato ha la priorità assoluta e si mettano l’anima in pace quei tifosi che credevano di reggere entrambe le competizioni al massimo e che
poi recitano il solito: “meglio uscire subito e concentrarsi sul campionato”. Perché si sa il tifoso deve sempre ostentare la sua conoscenza calcistica ma è anche vero che nessuno vuole perdere mai, nemmeno nelle amichevoli precampionato.
