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domenica, Aprile 28, 2024
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S.’Antimo. Cittadini e commercianti nelle morsa dello scontro a suon di bombe tra i Puca ed i Ranuccci

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Una nuova, forte contrapposizione tra il clan Puca e i Ranucci, egemoni in città. Sarebbe questo il motivo che si celerebbe dietro l’escalation criminale con diversi esercizi commerciali presi di mira e distrutti dai raid degli ultimi tempi. A rafforzare quest’ipotesi, il fatto che i gestori del bar Imperial, situato all’angolo tra corso Unione Sovietica e via Giuseppe Di Vittorio, distrutto per buona parte da due ordigni e quelli del negozio l’Angolo di Angy in via Galileo Galilei, dove è esplosa un’altra bomba, sono imparentati con il boss Pasquale Puca, detto “o minorenne’’. Bisogna ricordare che i commercianti delle attività colpite risultano incensurati e quindi da ritenersi estranei alle dinamiche criminali. Le deflagrazioni della notte tra mercoledì e giovedì seguono di qualche giorno quelle ai danni di un altro negozio del territorio gestito fa un parente di Filippo Ronga, boss latitante del braccio armato del gruppo opposto ai Puca e cioè i Ranucci. Ciò fa ipotizzare che fra i due clan la tensione sia di nuovo alle stelle, con un clima in città oggettivamente pesante.
Sugli ultimi episodi di cronaca stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Giugliano diretta dal capitano Antonio De Lise, coadiuvati da quelli della locale caserma diretta dal tenente Daniele Perrotta che al momento non fanno trasparire nulla mantenendo il massimo riserbo. Gli inquirenti hanno anche acquisito alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza, forse utili per rintracciare chi ha piazzato gli ordigni.

Le esplosioni, avvenute poco dopo le 2 di giovedì, al bar Imperial e all’Angolo di Angy, hanno spaventato non poco i residenti di via Giuseppe Di Vittorio, corso Unione Sovietica e via Galileo Galilei svegliatisi di soprassalto. «È stato terribile Mentre ci trovavamo in casa abbiamo sentito questi due esplosioni, anche se non abbiamo capito subito di che cosa si trattasse» hanno raccontato gli abitanti di via Unione Sovietica e via Giuseppe Di Vittorio dopo aver sentito i boati. Nella giornata di ieri, si è consumato un piccolo giallo. Il sindaco Aurelio Russo, esprimendo in un messaggio la vicinanza ai commercianti coinvolti dalle esplosioni dichiarando al contempo di «non consentire alla criminalità di diffondere la paura» avrebbe anche proclamato per 2 ore il lutto cittadino, salvo poi recedere dall’intento dopo che era emerso qualcosa di più sui chi fosse coinvolto nella vicenda. A riportare la notizia, alcuni organi d’informazione. Ma, contattato da Internapoli.it, lo staff del primo cittadino Russo ha smentito la notizia chiedendosi «come sia stato possibile la sua diffusione».

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