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venerdì, Aprile 26, 2024
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Dipendenti della ditta dei rifiuti in agitazione, sacchetti non raccolti a Sant’Antimo

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Cumuli di spazzatura abbandonati giacciono in terra nelle principali arterie cittadine per il nuovo stato d’agitazione proclamato dai lavoratori Cite, il Consorzio che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio. Motivo di questo disagio nella raccolta, resta lo stesso: il mancato pagamento dello stipendio nel mese corrente ai 60 dipendenti del cantiere santantimese da parte dell’azienda. Normalmente, la Cite provvede entro i primi 15 giorni del mese per pagare quanto spetta ai dipendenti. Cosa che, per il mese di novembre, non è accaduto. A soffrire di più per il servizio a scartamento ridotto, tra le altre zone, via Roma, corso Italia e corso Europa. Ma i disagi si stanno vivendo in queste ore a macchia di leopardo su tutto in tutta la città. Ad essere raccolto questa mattina, soltanto l’umido ma non la plastica. Un solo percorso anziché due, con un minimo garantito soltanto per evitare che i dipendenti potessero incappare in una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

«Se non ci pagheranno quanto ci spetta – affermano i dipendenti Cite dopo la proclamazione dello stato d’agitazione – continueremo a non raccogliere i rifiuti anche nei prossimi giorni e sciopereremo ancora. Siamo compatti noi lavoratori. L’azienda non paga il quinto dello stipendio da giugno del 2016, ma comunque se li trattengono dalla busta paga e non ci versano né il Tfr e il premio di produzione. Non sappiamo più che pesci prendere, non ce la facciamo più. Non possiamo andare avanti così». Infruttuoso l’incontro avvenuto tra una delegazione di lavoratori e il sindaco Russo, che chiede ai dipendenti Cite di non interrompere il servizio. «L’incontro avuto la scorsa settimana tra l’amministrazione e i lavoratori sembrava aver attenuato le lamentele perché il Comune ha pagato quanto spetta alla Cite. Ora, come nelle altre occasioni, dev’essere l’azienda a corrispondere lo stipendio ai propri dipendenti». Queste le dichiarazioni dell’assessore all’igiene urbana Teresa Pedata.

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