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domenica, Aprile 28, 2024
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«Angioletto era impazzito di rabbia, chiese la testa di quelli della Vanella», il retroscena sul ras dei sette palazzi

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Lo scontro totale tra la Vanella Grassi ( e la sua appendice nel Lotto G di Scampia) e gli Abete-Abbinante è stata spiegata ai magistrati dal pentito Carmine Annunziata che ha raccontato come il giovane ras Arcangelo Abbinante fosse infuriato dopo l’omicidio di Ciro Abrunzo ‘o cines e il tentativo di omicidio di Giovanni Esposito ‘o muort. L’ex ras dei Sette palazzi ha spiegato che almeno nella prima fase dello scontro di camorra, il giovane Abbinante avrebbe vietato l’uccisione di figure di secondo piano.
«La cosa cambiò con l’uccisione di Roberto Ursillo, che era un ragazzo che non contava niente e venne ucciso dalla Vanella Grassi, o meglio, da quelli del Lotto G, solo per colpire Antonio Bastone. Questo ragazzo faceva i passaggi di cocaina e quindi non poteva essere un obiettivo. Dopo la sua morte, si decise di colpire anche persone di minor rilievo. Arcangelo Abbinante parlò con Baldassarre Salvatore e Pippetto i quali vennero a dire a noi dei gruppi di fuoco che si potevano colpire anche Gargiulo Domenico ed un certo Benito. Fu proprio Abbinante ad ordinare la morte di Gaetano Ricci, referente del clan Vanella nel lotto G di Scampia. L’ordine fu trasmesso da Giovanni Marino, ex affiliato al sodalizio divenuto collaboratore dopo l’arresto per l’omicidio di Pasquale Romano».
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